Abbanoa: più di cento “utenze fantasma” scoperte a Predda Niedda
I dati del censimento in corso: un’attività su 5 non risulta nell’elenco delle utenze allacciate alle reti idriche e fognarie fornito dal Consorzio
Sarebbero dovute essere 429 le utenze con regolare contratto allacciate alla rete idrica gestita fino a oggi dal Consorzio industriale di Predda Niedda. Le verifiche strada per strada effettuate dai tecnici ne hanno messo in luce 107 in più alimentate da allacci fantasma che non risultano nella banca dati fornita dall’ente in liquidazione che gestisce la Zir di Sassari. A parte una decina di bocchettoni antincendio (anch’essi da regolarizzare), in mezzo c’è di tutto: capannoni in disuso, attività pienamente operative o costruzioni in corso.
Grazie al censimento che Abbanoa sta effettuando in collaborazione con la gestione commissariale del Consorzio, finalmente a Predda Niedda si sta mettendo ordine dopo anni di totale anarchia nelle gestione del servizio idrico integrato. Dallo scorso 17 ottobre due squadre, composte sia da tecnici del Gestore unico sia della Zir, stanno verificano attività per attività tutte le utenze. Ogni allaccio è stato censito e mappato con il sistema di georeferenziazione già in uso per le verifiche delle utenze Abbanoa.
Ai titolari delle imprese della zona industriale è stato richiesto di compilare una nuova scheda anagrafica che consentirà di aggiornare le informazioni del database fornito dal Consorzio. Contestualmente è stata consegnata anche la modulistica per poter richiedere in futuro un proprio contratto direttamente con Abbanoa. Il censimento in corso, infatti, è un passo fondamentale verso la presa in carico da parte del Gestore unico di tutte le infrastrutture idriche e fognarie, consentendo alle attività presenti a Predda Niedda di effettuare contratti singoli al posto dell’unica fornitura per tutto il Consorzio all’origine di contenziosi tuttora in corso.
Un allaccio su cinque, però, è risultato completamente sconosciuto anche alla banca dati dello stesso Consorzio. Sono “utenze fantasma” senza contratto che hanno comunque beneficiato dei servizi idrici e fognari e che ora dovranno mettersi in regola per evitare la slaccio. Alcuni hanno anche un contatore irregolare, ma in diversi casi sono stati riscontrati collegamenti diretti alla rete. In questo caso sarà necessario ricostruire il consumo effettuato negli anni passati per quantificare gli importi dovuti al Consorzio.
Fino a oggi le utenze della zona industriale sono state gestite dal Consorzio di Predda Niedda che dipendeva, però, dall’approvvigionamento idrico di Abbanoa tramite un unico contatore per tutta la zona industriale: la ripartizione dei consumi tra le varie utenze era poi di competenza del Consorzio. Anche gli scarichi fognari finiscono già nel depuratore di Abbanoa in località Caniga. Era rimasta in attesa di definizione, invece, la gestione delle reti interne. Nel 2014 la Giunta regionale aveva stabilito il trasferimento della gestione di tutte le infrastrutture idriche e fognarie come già prevedeva una legge del 2008 relativa alla soppressione dei vecchi Consorzi industriali.
Dal 2015 Abbanoa aveva già avviato l’attività di verifica degli impianti e delle reti. Lo stato di consistenza ha messo in evidenza diverse criticità. In base alla rilevazione dei consumi, effettuate di giorno e di notte è stata stimata una dispersione di circa il 60 per cento dell’acqua immessa nei venti chilometri di condotte interne al servizio della zona industriale. Diverse criticità sono emerse anche negli allacci singoli che richiederanno interventi di adeguamento agli standard previsti nel regolamento del Servizio idrico integrato. I due impianti di sollevamento fognario sono stati recentemente oggetto di importanti lavori di manutenzione straordinaria da parte del Consorzio, grazie ad un finanziamento dell’Assessorato dell’Industria.
Abbanoa ha già predisposto un piano di investimenti per rimettere in sesto tutte le infrastrutture: serviranno circa 700mila euro. Fondi che saranno messi a disposizione dall’Ente di governo d’Ambito, Egas, quando autorizzerà la presa in carico delle infrastrutture. A quel punto Abbanoa potrà realizzare i lavori di adeguamento, garantendo agli operatori di Predda Niedda un servizio ottimale e contratti singoli con la certificazione dei consumi reali.