Abbanoa sui 207 lavoratori: “Strumentalizzazioni”. Ma Ugl protesta
Interviene l'amministratore unico Ramazzotti. Il sindacato non sottoscrive l'ipotesi di accordo
“Una campagna scomposta e in malafede piena di strumentalità elettorali, usando termini fuori luogo come esuberi e licenziamenti, sta cercando di alterare il clima ed i contenuti di una trattativa che Abbanoa ha aperto con le organizzazioni sindacali”. Così l’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti a proposito del confronto in corso con i sindacati sul ricollocamento all’interno dell’azienda di 207 lavoratori.
“Per gestire in Sardegna un servizio idrico adeguato alle esigenze e alle aspettative, sotto il profilo del servizio ai clienti e della qualità ambientale, serve un’azienda efficiente, che sia in grado di organizzarsi al meglio sfruttando tutte le opportunità che offre l’innovazione tecnologica. Responsabilità, competenza e cambiamento sono i temi fondamentali che caratterizzano le scelte ora in campo, che vogliamo discutere con le organizzazioni sindacali per impegnare nel modo migliore le tante competenze che abbiamo in azienda. Ottimizzare i costi è condizione indispensabile per avere più risorse per gli investimenti ed evitare gli aumenti delle tariffe”.
“Che un’azienda pubblica si impegni per funzionare sempre meglio puntando su una migliore qualità del servizio pensiamo sia una buona notizia per tutti i sardi – sottolinea Ramazzotti – ma anche una soddisfazione per chi ci lavora. Meravigliano in queste ora le preoccupazioni strumentali di chi, in passato, pur avendone gli strumenti e le possibilità non ha voluto assumere tempestivamente le scelte necessarie a difesa di Abbanoa ed ha messo a rischio la stabilità dei conti, i posti di lavoro e, aprendo la strada ai privati, persino la prospettiva di una gestione pubblica del servizio idrico in Sardegna”, ha concluso l’Amministratore Unico.
Intanto, i segretari provinciali Ugl Chimici e i delegati Rsu di Abbanoa hanno deciso, insieme alla struttura regionale confederale, di non sottoscrivere l’ipotesi di accordo proposta dall’azienda lo scorso 22 febbraio, che tende a riorganizzare la società dichiarando 207 esuberi. “Esprimiamo preoccupazione per l’incertezza con cui sarà gestita da domani la vertenza che investe i lavoratori di Abbanoa ma, anche, lo vogliamo ricordare, tutti i lavoratori delle partecipate pubbliche, di cui non conosciamo il numero preciso, che per via del decreto Madia hanno dichiarato eccedenze” si legge in una nota del sindacato.
“Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo di confronto tra gli attori politici e quelli datoriali per scongiurare un braccio di ferro aspro a cui non potremo sottrarci. Le assemblee dei lavoratori ad Olbia, Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari, hanno evidenziato “la totale inaffidabilità dell’azienda nella gestione degli accordi sottoscritti negli anni passati, ad oggi non onorati, la Ugl Chimici continuerà la ricerca di un dialogo per la tutela dei lavoratori coinvolti”.