Abolizione province: scoglio decreto Del Rio. Enrico Daga: “Perplessità sulla manovra”
Un secco no arriva dalla Corte dei Conti, che ha bocciato il disegno di legge Delrio, durante l’audizione sul provvedimento che dovrebbe abolire definitivamente le province. Il giudizio della Sezione autonomie della magistratura contabile è molto chiaro: basse possibilità di risparmio per gli enti e rischio di confusione amministrativa nell’indefinito periodo di transizione. Il giudizio della Corte nei confronti del disegno di legge sul riordino degli enti locali è dubbioso e negativo, soprattutto nell’impianto della redistribuzione delle competenze, il vero nucleo fondativo del disegno di legge e principio cardine su cui si basa l’intero progetto di ridistribuzione di competenze governative. Sull’argomento ha voluto aprire un confronto tra autorità l’Asssessore provinciale Enrico Daga,che punta i riflettori sulle reali difficoltà di attuazione di tali modifiche istituzionali. “E’ arrivata la bocciatura della Corte dei Conti, senza se e senza ma, dell’impianto su cui si basava il decreto Del Rio. Dopo gli attacchi che le province hanno ricevuto in questi anni, soprattutto in Sardegna, sta affiorando la difficoltà di mettere in atto una seria riforma che sappia generare effettivi risparmi e apportare reali benefici, aldilà della demagogia”. E questo è un serio problema in un momento in cui di confusione politico amministrativa ce n’è già parecchia. Il timore è che questo passaggio di funzioni da Province ad altri enti, abbia un impatto nullo sulle casse dello Stato, aggravando invece uno stallo di funzioni in seno agli organismi.