“Ad Alghero 800 bambini senza assistenza pediatrica”
Nel bando annuale pubblicato dalla Regione ad ottobre 2022 non risulta, tra le 12 sedi messe a bando, quella del comune di Alghero. Le dichiarazioni di Antonio Piu, consigliere regionale dei Progressisti e di Raimondo Cacciotto, vice presidente del Consiglio comunale di Alghero.
“Tra pochi giorni molti bambini algheresi rischiano di restare privi dell’assistenza del medico pediatra”. Lo denuncia Antonio Piu, consigliere regionale dei Progressisti. “A fine mese andrà in pensione una delle tre specialiste del territorio. Nel bando annuale pubblicato dalla Regione ad ottobre 2022 non risulta, tra le 12 sedi messe a bando, quella del comune di Alghero e non risulta avviata da parte della Asl numero 1 neanche una procedura per un incarico provvisorio. Mi chiedo come sia possibile da parte della Regione e delle Asl non riuscire a costruire un percorso più fluido per la sostituzione dei pediatri di libera scelta – si interroga il consigliere – prevedendo un’alternanza sistemica che tenga conto in tempo dei pensionamenti e delle eventuali carenze”.
“Nel caso specifico di Alghero, inoltre le altre due pediatre hanno già raggiunto il massimale di assistiti – evidenzia Raimondo Cacciotto, vice presidente del Consiglio comunale di Alghero – escludendo così anche l’opzione che possano assorbire gli 812 che resteranno scoperti dell’assistenza pediatrica a partire dalla prossima settimana. La Asl di competenza avrebbe dovuto riferire nei tempi, su richiesta della Regione, le uscite programmate dei pediatri per l’anno 2022 così da poterle inserire o nel bando ordinario o in quello straordinario. Cosa si sia inceppato in questo meccanismo non si sa”.
“Sarebbe grave – prosegue Piu – se si aggiungesse alle carenze di assistenza già in essere, come ad esempio quella nelle scuole per i bambini Dsa o con disabilità che si è registrata in questo inizio di anno scolastico, anche quella essenziale dell’assistenza pediatrica. Per questo vorrei sollecitare sia la Regione che la Asl numero 1 affinchè provvedano con urgenza al ripristino di un servizio sanitario basilare. Al momento non si conosce come la Regione e le Asl abbiano intenzione di affrontare quella che dal primo novembre sarà un’emergenza per molti genitori che non sapranno a chi rivolgersi per l’assistenza medica dei loro figli e, considerato – conclude il consigliere – che si va verso la stagione invernale con le conseguenti patologie di stagione, ritengo non si debba perdere neanche un minuto per risolvere tale situazione”.