Ad Alghero arriva il nuovo festival targato AES
Dal 15 al 19 luglio l’Associazione Editori Sardi organizza una kermesse dedicata alla vasta dimensione, letteraria e culturale, del Mediterraneo e alle contaminazioni tra popoli e culture unite da uno stesso mare In programma incontri con autori, reading, concerti, proiezioni e la Cittadella del Libro Mediterraneo
Un festival dedicato agli affascinanti aspetti culturali, letterari e paesaggistici del Mediterraneo, all’anima cosmopolita delle sue genti e all’ampio respiro delle civiltà che l’hanno attraversato. Un omaggio alla forza visionaria dei miti e alla profondità della storia. Nasce così “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, il festival letterario organizzato dall’AES Editori Sardi che dal 15 al 19 luglio porterà ad Alghero una prima edizione ricca di iniziative letterarie, incontri con autori, reading, performance e concerti per esaltare la dimensione mediterranea dello scambio, della cooperazione e delle contaminazioni tra i popoli. L’iniziativa è organizzata dall’AES con il patrocinio di Regione Sardegna, Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Fondazione di Sardegna, in partenariato con Florinas in giallo, la Libreria Cyrano di Alghero e un nutrito parterre di istituzioni e imprese di rilevanza regionale, nazionale e internazionale. Come ha spiegato Simonetta Castia, curatrice della manifestazione, «con “Mediterranea”, miriamo a rievocare l’anima meticciata e poliedrica del Mediterraneo, tratteggiando e ripercorrendo l’evoluzione millenaria della sua storia e delle sue letterature. Per andare a recuperare, oltre i limiti del mare di mezzo, quella comune matrice che ha plasmato culture, tradizioni, civiltà».
«Mediterranea è un festival che abbiamo sposato sia per l’autorevolezza del proponente, l’Associazione Editori Sardi, sia per la ricchezza e l’attualità dei contenuti – ha affermato l’assessore alla Cultura di Alghero, Marco Di Gangi –. Un programma ricco che spazia dalla letteratura all’archeologia, dalla musica ai passaggi culturali sui temi delle lingue minoritarie. Un luogo di “scambi” culturali che individuano nel Mediterraneo un denominatore comune. Alghero è orgogliosa di poter ospitare questo Festival e si propone di poterlo continuare a fare negli anni a venire».
Così la città di Alghero, in un periodo di forte concentrazione turistica, diventerà teatro diffuso della kermesse dedicata agli scambi e passaggi culturali sui temi delle lingue minoritarie, del viaggio, del patrimonio culturale, della letteratura e del paesaggio. Saranno accolti editori, scrittori e artisti che porteranno testimonianze che spaziano dalle regioni catalane, valenziane, galiziane e basche, a quelle corse e arabe. Le numerose iniziative di promozione della lettura saranno accolte negli spazi dell’Ex Mercato Civico, dove sarà allestita la Cittadella del Libro Mediterraneo, mentre altri eventi si terranno al nuraghe Palmavera e la Libreria Cyrano. Il format prevede ogni sera due incontri con gli autori per poi dare spazio a performance e spettacoli.
Programma. La manifestazione sarà inaugurata giovedì 15 luglio alle 19 alla presenza delle autorità. A introdurre il pubblico alla conoscenza delle antiche civiltà del Mediterraneo sarà la prolusione di Attilio Mastino sui “Miti mediterranei”, dedicata alle tradizioni mitografiche della Sardegna e del bacino del Mediterraneo, che sarà impreziosita dalle letture a cura della Compagnia Teatro d’Inverno. Alle 20 per il segmento “Mediterraneo, quel mare che unisce”, Ariase Barretta dialogherà con Patrizio Zurru dell’esperienza nel mondo editoriale di Arkadia che vede coinvolta la Spagna e altri paesi che si affacciano sul nostro mare. Alle 21 il reading concerto di Giovanni Carroni, “Intorno al Sud”, realizzato in collaborazione con Bocheteatro di Nuoro, liberamente ispirato alle opere di Sergio Atzeni, che vedrà impegnati Omar Bandinu alla tastiera e Fabio Coronas al bandoneon e fiati.
Il 16 luglio. La seconda giornata porgerà maggiormente l’accento sulla dimensione immaginifica e di vasto respiro mediterraneo dell’archeologia sarda, passando per la narrativa, la saggistica, e la musica. Alle 19 l’autrice Sabrina Barlini con l’archeologa Pierangela De Frassu, accompagnate dal contrappunto artistico di Isabella Orchis e Alberto Balia, presentano “Janas s’Incantu”, di Alfa Editrice. Alle 20 andrà in scena il dialogo a più voci “La Sardegna e il mondo antico. Civiltà mediterranee a confronto”, animato dagli interventi di Giuseppa Tanda, Marco Di Gangi, Bruno Billeci e Giorgio Murru. L’appuntamento, moderato da Giuseppe Boni, è realizzato in collaborazione con Carlo Delfino Editore e Condaghes. Alle 21 il concerto “Migrants” vedrà esibirsi Gavino Murgia ai sassofoni e Marcello Peghin alla chitarra.
Il 17 luglio, la letteratura e la musica divengono la cornice predominante della terza giornata, attraverso il viaggio verso la narrativa araba e le relazioni con il «mare chiuso» ma infinito di Dante (di cui si celebrano i 700 anni della morte), Petrarca e Boccaccio. Alle 19 Isabella Camera d’Afflitto, Maria Avino e Bastiana Madau presentano “Da sponda a sponda. Mediterraneità” in collaborazione con Ilisso Edizioni. Alle 20 l’autrice Roberta Morosini con Alessandro Marongiu parlerà de “Il mare salato. Il Mediterraneo di Dante, Petrarca e Boccaccio” (Viella). Alle 21 si terrà il concerto “Mediterraneo ostinato: i suoni del sabir”, con Stefano Saletti (oud, bouzouki, chitarra), Barbara Eramo (voce), Giovanni Lo Cascio (darbuka, tamburi a cornice, cajòn).
Dal 18 luglio il festival si proietta in un contesto a matrice prevalentemente ambientale e di sostenibilità. Alle 19 l’autrice italo-siriana Asmae Dachan, in compagnia di Salvatore Taras, presenta la raccolta di poesie “Non c’è il mare ad Aleppo” (L’erudita), un percorso nella memoria e nelle radici, tra scenari di guerra, sofferenza e amore. Alle 20 Enrico Spanu e Lello Caravano illustrano “Attaccati alle radici. Immagini e storie di alberi della Sardegna” volume (Enrico Spanu Edizioni) con prefazione di Peter Gabriel, che racconta storie e suggestioni dei monumenti verdi che popolano e dominano spiagge, altipiani, campagne e vallate. Alle 21,30 la manifestazione si sposta nel complesso archeologico di Palmavera con la manifestazione “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, osservazione astronomica della volta celeste a 700 anni della morte di Dante. Aprirà la breve dissertazione di Gian Nicola Cabizza sul cielo dantesco, autore de “Lo Zodiaco nella Divina Commedia” (Mediando edizioni).
Il 19 luglio alle 19 l’autore Egidio Trainito illustra “Ambiente marino della Sardegna”, Il Maestrale, in compagnia di Salvatore Taras, un modo per registrare le trasformazioni dei fondali marini mediterranei della Sardegna in trent’anni di cambiamenti climatici, una delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Alle 20 Giuseppe Pisanu parla di “Tottoi”, riedizione del bestseller degli anni ’80, con Egidio Trainito e Giulia Mo, in collaborazione con Taphros Editrice. Alle 21 proiezione del film “La grande strada azzurra” di Gillo Pontecorvo in collaborazione con la Cineteca Sarda, con introduzione di Dario Maiore.
In partenariato con “Florinas in giallo” il festival prosegue il 27 luglio alle 20 alla Libreria Cyrano, dove Paolo Carta con Alessandra Pigliaru per “Mistica della sardità”, introducono alla lettura della recentissima riedizione critica del “Banditismo in Sardegna”, pubblicata da Il Maestrale. Sarà presente per la famiglia Francesco Pigliaru. Le attività riprenderànno a settembre con “Liber y Liber” (vetrina di scambi internazionali di operatori del settore, giunto alla quarta edizione), della seconda edizione del Forum sull'editoria regionale “Tutti i libri del mondo”, promosso da ADEI, e della tavola rotonda “Pan Mediterraneo” incentrata attorno ai punti di forza dell’economia del Mediterraneo, con una particolare focalizzazione dedicata al cibo e alla sua cultura. Il progetto concluderà nell’autunno con la mostra “Mediterranea” e altri appuntamenti letterari, per i ragazzi e gli adulti.