Vita dura per il contante, pagamenti elettronici in continua crescita
Sembrerebbe che i cari vecchi contanti oramai stiano divenendo obsoleti e corrono il rischio di essere soppiantati dai pagamenti elettronici.
A meno che non lavoriate in banca, o siate dei cassieri, (o narcotrafficanti), scommetto che al giorno d’oggi vi capiti sempre meno di maneggiare del contante.
A molti suonerà addirittura scomodo il solo pensiero di poter acquistare un televisore da 60 pollici, al prezzo di 600 euro, “by cash”.
A quanto pare, ci stiamo rendendo la vita sempre più comoda tramite il semplice e rapido utilizzo di trasferimenti di denaro grazie all’ormai più che affermato E-commerce: dall’ordinarsi una pizza al comprarsi un capo d’abbigliamento, esistono sempre più applicazioni e siti che permettono di fare acquisti con carta di credito. Un lusso non da poco!
Nel vasto universo di questo sistema di compravendita elettronica sono molti coloro che ci guadagnano, primi fra tutti gli ideatori delle piattaforme di pagamento digitale. Basti pensare a un nome quale PayPal, che nel 2017 ha fatturato oltre 13 miliardi di dollari con transazioni di denaro che sono passate da 18,9 miliardi nel 2004 a 71 miliardi nel 2009 (se si desidera approfondire, si può visitare il blog di Soldo).
Vi dice nulla il nome Jeff Bezos? Probabilmente, se siete preparati in questa materia sapete benissimo di chi stiamo parlando. Se così non fosse vi regaliamo un indizio: si tratta di uno degli uomini più ricchi di questi tempi, laureato in ingegneria elettronica e informatica nel 1986, che ebbe la geniale idea di mollare il suo lavoro a Wall Street per creare il gioiellino di quest’epoca moderna, ovvero Amazon.
Bisogna ringraziare dunque le nuove tecnologie, in quanto è merito di esse se oggi come oggi l’E-commerce ha raggiunto questa rapida evoluzione, ma è un vantaggio a tutti gli effetti o pecca di qualcosa?
Certo, non vi è dubbio che solo possedendo una connessione ad Internet, si possa diventare probabili businessman e/o far parte di aziende online accedendo al mercato globale e, dettaglio non poco indifferente, facendo fruire i propri servizi 24 ore su 24, nessun giorno di chiusura né settimanale, né durante tutto l’anno.
Colui che si appresta a fare acquisti tramite i servizi online ha sicuramente la possibilità di controllare i prodotti nel più totale comfort e in sicurezza, da casa o ovunque egli voglia, con l’opportunità di valutare quale “punto vendita” sia più conveniente.
Ciò che viene a mancare in tutto questo processo sono il vis-à-vis con il commerciante e il “contatto fisico” con il prodotto, variabili che sicuramente vanno a riversarsi sul fattore fiducia, appoggiandosi quindi alla “legge” del se non vedo non credo.
Se però abbiamo bisogno delle conferme date dai numeri, ecco che questi parlano forte e chiaro: stando al report sullo stato dell’ E-commerce pubblicato da Casaleggio Associati, nel 2017 il 26,8% della popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online, il che vuol dire 1,79 miliardi di persone. Le previsioni indicano che, senza concederci alcun beneficio del dubbio, ci sarà sempre più una crescita in questa direzione.
Ed è così che, da sempre, la società cerca di inseguire l’economia, mentre l’economia fa lo stesso gioco con la società; una corsa crescente verso ciò che è nuovo, ciò che incuriosisce e ciò che rende le cose via via più facili (o quasi).
Che sia un’esigenza rinnovarsi e stare al passo con i tempi è la storia più vecchia del mondo, quindi, se i conti non sono errati, e la “selezione naturale” sta spingendo per l’affermazione del commercio via Internet, potremmo dover dire addio al soldo in contante.
Per i più affezionati al “vecchio sistema” toccherà dunque rassegnarsi, tenendo in considerazione la possibilità di dover collezionare non più monete o banconote, ma carte di credito.