Aeroporto Alghero, lavoratori in presidio permanente
«L'obiettivo è sensibiizzare istituzioni e opinione pubblica sulle nefaste conseguenze di un ridimensionamento di un aeroporto finora attivo sia d'estate che d'inverno, al netto di tutti i problemi da risolvere» - hanno dichiarato lavoratori e rappresentanti sindacali.
Si è svolta nella giornata di mercoledì una assemblea partecipata e «molto sentita» dei lavoratori dell’Aeroporto di Alghero. Nel corso della riunione i rappresentanti sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Ugl e Trasporto Aereo, hanno parlato con i lavoratori di procedura di privatizzazione, programmazione del 2016 e futuro della Gestione dell’aerostazione algherese.
«Tematiche importanti su cui appare necessario un impegno coraggioso e autorevole da parte della proprietà, la Regione, finora assente in questo territorio» hanno spiegato gli organizzatori. «I motivi che preoccupano i lavoratori sono tanti, – proseguono – a cominciare dalla terza proroga agli sgoccioli, nella consapevolezza di non conoscere lo stato reale delle finanze del gestore e in cui la vertenza Ryanair c’entra ben poco. A partire dai bilanci ancora non pubblicati: a tutt’oggi nulla è dato sapere sui bilanci 2014 e 2015 di Sogeaal. E in questo orizzonte temporale nessun Low Cost avrebbe goduto di un solo centesimo di contribuzione».
«Le criticità odierne, sulle quali le richieste d’incontro si sono sprecate senza risposte, sono semmai altre da affrontare in modo chiaro e risolutivo da parte della proprietà» hanno detto i rappresentanti sindacali chiedendo un incontro in Regione «affinché questa metta in sicurezza la sua controllata, intervenendo sui motivi dei problemi odierni, rendendo possibile una privatizzazione altrimenti soggetta a vere e proprie svendite che passano attraverso fallimento, commissariamento e conseguente declassamento, avviata colpevolmente nel pieno di una procedura d’infrazione tutt’ora in corso».
I sindacati chiedono la ricapitalizzazione: «ripristinare il capitale sociale è il minimo sindacale: intervenire sulle fonti della odierna situazione un atto dovuto e un segno di rispetto concreto nei confronti del territorio stesso e dei tantissimi posti di lavoro messi a repentaglio dall’inerzia nel prendere decisioni importanti».
Per questi motivi, a partire da venerdì 29 gennaio i lavoratori e i sindacati avvieranno il presidio Aeroportuale permanente, «proprio per sensibilizzare passeggeri e opinione pubblica sulle nefaste conseguenze di un ridimensionamento di un aeroporto finora attivo sia d’estate che d’inverno, al netto di tutti i problemi da risolvere».