Affidamento servizio igiene urbana: è necessario cambiare

Il comune di Alghero gestisce da anni il servizio di igiene urbana mediante affidamento a ditte operanti nel settore.

L’esperienza del bando pubblico per individuare aziende private per la pulizia e raccolta rifiuti si è dimostrata fallimentare. Dalla Saspi alla Slia, dalla Manutencop alla Aimeri, i suonatori si sono avvicendati, ma la musica è rimasta sempre la stessa. Alghero resta una città sporca e maleodorante, è anche per questo che perdiamo inesorabilmente, seppur lentamente, quote di turisti. Credo che le ragioni di tale inefficienza siano da ricondurre ad un appalto che, anziché selezionare imprese virtuose e con una visione di medio lungo periodo, ci ha consegnato meri speculatori che hanno badato esclusivamente al proprio tornaconto economico a discapito del servizio e della qualità della vita dei residenti e dei turisti.

Attualmente, come è possibile rilevare dalla stampa, i rapporti con la ditta AIMERI sono diventati molto critici sia per i rapporti con il personale che con l’amministrazione comunale. Il triste epilogo di un rapporto da molto tempo conflittuale è rappresentato dalla recente presa di posizione dell’amministrazione che si è dovuta sostituire all’appaltatore per la liquidazione al personale delle competenze non pagate, nonostante abbia sempre fatto fronte agli impegni contrattuali. E’ importante altresì rilevare che il mancato conseguimento degli obiettivi di percentuale di raccolta differenziata determina un pesantissimo aggravio di costi per le pubbliche amministrazioni, con relativo sperpero di danaro pubblico.

Alla luce di questi ragionamenti, ritengo necessario e improrogabile un cambiamento radicale delle modalità di affidamento del servizio, inaugurando una gestione pubblica che sostituisca finalmente quella privata.

Mi riferisco ad una forma di gestione pubblica adeguata, ossia: affidamento ad una società in house interamente partecipata dal comune di Alghero. Tale progetto protrebbe prevedere l’affidamento del servizio alla stessa In House già in essere nel nostro comune, attraverso un’estensione delle competenze, anche per corrispondere alla esigenza di razionalizzazione prevista dalla normativa statale vigente.

L’affidamento in house a società totalmente partecipate dal comune non è più soggetta ad alcuna limitazione dopo la sentenza della Corte Costituzionale 20 luglio 2012, n. 199 che ha abrogato l’art. 4 del DL 138 del 13 agosto 2011 convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, sia nel testo originario che in quello risultante dalle successive modificazioni.

La Corte Costituzionale ha infatti stabilito che per la gestione dei servizi pubblici locali (compresi i rifiuti urbani) si applicano le normative comunitarie che consentono l’affidamento in house a società che siano totalmente partecipate dai comuni, dallo stesse controllate. Per procedere in questa direzione occorrerebbe che venga predisposto a cura del comune un progetto tecnico economico-finanziario con il quale vengano valutati tutti i possibili vantaggi e le principali differenze con la precedente gestione sia sul versante economico che per la qualità del servizio ai cittadini e alle attività produttive anche con particolare riferimento alla vocazione turistica di Alghero.

Ovviamente sarebbe auspicabile come punto di arrivo la gestione del servizio per più comuni a condizione che facciano parte della società di gestione. Ciò sarebbe anche auspicabile per garantire maggiori economie di scala.

La gestione diretta del servizio mediante società pubbliche è in atto in molte parti del paese (in particolare Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, ecc) con evidenti vantaggi per i cittadini e per le attività economiche. Ovviamente, per un percorso di questo genere, sarà indispensabile un management di comprovata esperienza, senza il quale nessuna “rivoluzione” della pulizia urbana sarebbe possibile.

22 Gennaio 2013