Agricoltura, Falchi: «Abbiamo creato paracadute per il refresh»
«Abbiamo creato un paracadute – ha spiegato Falchi – che consente di attenuare gli effetti della rilettura del territorio, qualora i dati che comunicherà Agea dovessero dimostrare effetti negativi particolarmente rilevanti per la Sardegna».
Sulla questione del refresh e il conseguente uso del suolo in Sardegna, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha proposto e fatto accogliere ieri a Roma, nella Commissione politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni, l’incremento della percentuale di ammissibilità delle superfici sulle quali sono svolte le pratiche locali tradizionali di pascolamento dal 30 al 50%.
«Abbiamo creato un paracadute – ha spiegato Falchi – che consente di attenuare gli effetti della rilettura del territorio, qualora i dati che comunicherà Agea dovessero dimostrare effetti negativi particolarmente rilevanti per la Sardegna. Con l’integrazione da noi proposta, potrà essere garantito che tutte le superfici interessate da declassamento e passate quindi a non agricole possano beneficiare del precedente livello di ammissibilità, così da generare diritti». L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi aggiunto: «Si tratta di un risultato importante in cui la Sardegna è riuscita a cucire un accordo fra le Regioni, dopo intensi confronti con gli altri assessori che hanno siglato l’intesa su un punto così delicato».
Gli uffici di via Pessagno hanno lavorato costantemente con le organizzazioni di categoria agricole, che sono intervenute anche nelle sedi romane, per trovare una soluzione al problema. «Il risultato portato a casa – ha osservato la titolare dell’Agricoltura – è il frutto di una stretta collaborazione con il MIPAAF, AGEA e i parlamentari di centro sinistra sardi».