Agricoltura, Falchi: «Presto bando per assegnare terre incolte regionali»
Presentata questa mattina alla stampa la proposta di legge illustrata dai consiglieri regionali di Sinistra ecologia e libertà in Consiglio regionale,
“Accolgo con soddisfazione la proposta di legge illustrata dal gruppo di Sel in Consiglio per l’assegnazione, con contratti di locazione temporanei e agevolati, delle terre di proprietà della Regione Sardegna. Le strutture dell’assessorato e le Agenzie sono al lavoro su questo tema già dalla scorsa estate e prevediamo di pubblicare il bando nelle prime settimane del prossimo anno”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale, Elisabetta Falchi, commentando la proposta di legge presentata questa mattina alla stampa dai consiglieri regionali di Sinistra ecologia e libertà.
“Ad agosto siamo partiti con un’azione di monitoraggio delle terre disponibili – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – poi ci siamo concentrati nel definire le caratteristiche che dovrebbero avere le nuove imprese agricole e gli spazi di mercato su cui dovrebbero puntare. Si tratta di un progetto ambizioso che vuole dare risposte ai tanti giovani che vogliono investire in questo settore: il ritorno alla terra non deve apparire come un miraggio romantico, ma deve creare economia e occupazione”. Le strutture dell’assessorato, incaricate di seguire la stesura del bando, assicurano che il progetto punterà da un lato sul ricambio generazionale, favorendo quindi i giovani imprenditori, dall’altro sulla valorizzazione dell’esperienza e dei saperi di chi giovane non è più.
“Aiuteremo la nascita di queste nuove imprese – ha aggiunto Falchi – favorendo l’aggregazione, l’iscrizione alle organizzazioni di produttori e alle cooperative. Chi si assume la responsabilità di intraprendere questa strada lo dovrà fare come primo impegno occupazionale, perché la Regione Sardegna non è interessata a sostenere imprenditori part-time”. Il bando, che riguarderà inizialmente i terreni delle Agenzie regionali, è inquadrato all’interno di un piano più ampio che, oltre a incoraggiare l’insediamento dei giovani in agricoltura, ha come obiettivo la razionalizzazione delle aziende agricole sarde.