AIAS: dalla Regione nessuna risposta. Le ASL in agitazione
L’assessorato alla Sanità a più riprese ha assicurato il suo impegno in tal senso (anche con verbali d’incontro siglati) ma nessun atto concreto è stato finora posto in essere. Nonostante la grave situazione economica contingente, causata da crediti non riscossi nei confronti della Regione e delle Asl sarde per oltre 40 milioni di euro, non hanno avuto alcun seguito gli incontri tenuti nelle scorse settimane, in particolare quello con la commissione Sanità del consiglio regionale.
L’associazione attende ancora il pagamento delle prestazioni per gli anni dal 1988 al 2013, stabilito anche dai pronunciamenti del Tar Sardegna e del Consiglio di Stato al quale siamo stati costretti a ricorrere per vedere riconosciuti i nostri diritti, per somme che superano i 20 milioni di euro. A ciò si aggiunge la possibilità, paventata dagli uffici della Asl 7 di Carbonia e dalla Asl 8 di Cagliari, del blocco delle fatture presentate dall’Aias, nonostante le aziende sanitarie siano rispettivamente debitrici di 11,8 e 13,2 milioni nei confronti dell’azienda.
“Noi, per parte nostra, assicuriamo il massimo impegno per garantire gli oltre 800 posti di lavoro e il mantenimento di elevati standard assistenziali”, afferma il direttore Vittorio Randazzo, “chiediamo alle istituzioni di fare altrettanto”.