AICCRE: agenda digitale europea
“L’Agenda Digitale Europea” è tema di confronto alla Camera di Commercio, in un dibattito organizzato dalla delegazione regionale dell’Accri. Di fronte a circa quaranta partecipanti e moderati dal Segretario Politico AICCRE Sardegna Prof. Carlo Melis, i relatori hanno approfondito il tema del seminario analizzando nel dettaglio tre punti caratterizzanti la materia: “Cos’è l’Agenda Digitale Europea” – Avv. Giovanni Battista Gallus, dirigente AICCRE Sardegna; “Agenda Digitale Europea ed Enti Locali” – Prof. Avv. Ernesto Belisario, dell’Università della Basilicata; “L’accesso alle risorse per l’Agenda Digitale Europea” – ‘Ing. Antonio Quartu, Direttore Generale dell’Assessorato degli Affari Generali della Regione Sardegna.
Il Prof. Melis soffermandosi sul tema del Seminario ha sottolineato come l’Agenda Digitale sia lo strumento attraverso il quale la Commissione Europea intenda sfruttare al meglio il potenziale delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione le quali, grazie alla creazione di un “mercato unico digitale”, favoriranno l’innovazione e la crescita economica. Melis ha evidenziato inoltre come l’Agenda Digitale Europea sia una delle sette iniziative faro della “Strategia Europa 2020” della Commissione Europea e rivesta un forte interesse per la Sardegna in un momento di forte crisi economica e occupazionale. Il primo relatore (Gallus) ha introdotto l’argomento del seminario ad un pubblico attento ed interessato in particolare a conoscere la posizione dell’Europa sullo sviluppo delle nuove tecnologie, sulle decisioni assunte dalla Commissione e sui tempi e sul sostegno ai piani europei. Gallus ha sottolineato come uno degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea sia il superamento del gap nella Pubblica Amministrazione attraverso un impegno forte finalizzato a razionalizzare e semplificare i processi interni e i rapporti con gli utenti.
Il secondo relatore (Belisario) ha fornito un quadro particolarmente critico del modello organizzativo seguito dal governo italiano per dare attuazione alla “Strategia Europa 2020”. In questo contesto, ha proseguito il relatore, non mancano tuttavia esempi positivi riscontrabili principalmente in alcune regioni, tra le quali la Sardegna. Si è soffermato infine su alcuni interventi che, grazie al coinvolgimento di amministratori e dirigenti, hanno dato concreti risultati in termini di efficienza ed efficacia. Il terzo relatore (Quartu) ha messo in evidenza il quadro degli interventi attuati e in corso di realizzazione nella Regione Sardegna, illustrando i risultati positivi ad oggi conseguiti e le difficoltà incontrate, difficoltà dovute anche all’orografia della regione, all’elevato numero di comuni di dimensioni ridottissime, all’inadeguata formazione di amministratori e funzionari e alla scarsa propensione ad attivare servizi associati tra le amministrazioni.
Comune ai tre relatori è stata la considerazione che, nonostante le priorità indicate dalla Commissione, il piano “Agenda Digitale Europea” trova, al momento, forti difficoltà di realizzazione a causa dell’inadeguata preparazione dei pubblici amministratori e dei collaboratori e la sottovalutazione delle immense potenzialità del piano europeo. E’ indubbio che, in questo particolare periodo di crisi economica, un forte impegno in questo settore aiuterebbe tanto il nostro paese a riprendere la via della crescita, sfruttando al meglio l’elevato potenziale delle tecnologie digitali e superando il “digital divide”.