Alessandra Giudici e le Primarie: “Serve più partecipazione”
La candidata alla carica di sindaco di Sassari alle primarie del 6 aprile sta incontrando in questi giorni i cittadini
«Il cambiamento inizi dal metodo, basta a programmi, idee e progetti imposti dall’alto, di cui gli amministratori sono meri esecutori e i cittadini destinatari inconsapevoli». Alessandra Giudici, presidente in carica della Provincia di Sassari, in lizza per la carica di sindaco alle primarie che il centrosinistra ha fissato per il prossimo 6 aprile, gioca a carte scoperte. «Perché Sassari diventi così come noi sassaresi la vogliamo, bisogna che la immaginiamo, la progettiamo e la realizziamo insieme», è la richiesta che Alessandra Giudici sta rivolgendo ai numerosi cittadini che sta incontrando in questi giorni, battendo a tappeto tutti i quartieri, aprendo il confronto a tutte le categorie produttive, sociali e culturali e ascoltando tutti, «per raccogliere le istanze che appartengono a gruppi più o meno piccoli, ma di cui si dovrà tenere conto al momento di delineare un’idea complessiva della città che intendiamo realizzare». I primi interlocutori, ovviamente, sono stati i tanti sassaresi che la scorsa settimana, con la propria sottoscrizione, hanno appoggiato la candidatura di Alessandra Giudici.
Il metodo cambia già a iniziare dai modi che Alessandra Giudici ha scelto per dialogare con i cittadini. «Basta conferenze stampa e annunci predeterminati, almeno per ora – dice – restituiamo ai sassaresi la possibilità di accedere direttamente ai processi decisionali attraverso il confronto diretto e ogni strumento di partecipazione attiva». Man mano che gli incontri andranno avanti, il programma di Alessandra Giudici si comporrà in pochi giorni. «Partendo da dieci proposte tematiche da cui non si può e non si deve prescindere – dice lei stessa – sta emergendo un’idea più precisa per il futuro immediato di Sassari». Tutto verrà spiegato, come in un’ideale diario di bordo, attraverso il racconto degli incontri effettuati, delle richieste ricevute e delle proposte avanzate. «La vera ricchezza delle primarie consiste esattamente in questa possibilità di raccogliere nuovi elementi per aggiornare il programma di governo del centrosinistra e stabilire un nuovo patto di fiducia con i cittadini».