Alghero, amministrative 2014. “Ti compro il voto per 50 euro”.
Ti do 50 euro se vai a votare mia figlia. Compravendita del voto spudorata
Nessuno scandalo, una prassi ormai consolidata. Farebbe scalpore se si scrivesse il nome e cognome di chi ha offerto danaro ad un meccanico per far votare la figlia, ma evitiamo di entrare nel dettaglio. Il punto è : perchè non ci scandalizziamo più quando succedono episodi di compravendita morale e civica? Forse perchè è diventata la normalità? Forse perchè siamo talmente abituati a sentire vicende simili che non ci stupiamo più, e per reazione o difesa, pensiamo addirittura di difenderci con lo stesso modus operandi? Si può vendere il proprio pensiero politico per 50 euro? La dignità di questo meccanico, nonostante le difficoltà oggettive, non è stata comprata. Un signore distinto in giacca e cravatta, una sessantina d’anni si è fermato davanti ad un meccanico che conosceva instaurando un discorso sulle elezioni e domandandogli: “Lei non va a votare?”. E lui di tutta risposta: “Nemmeno per sogno, tutti uguali questi politici,mi sono stancato”. “Senta- rispose il signore distinto- ma non andrebbe a votare nemmeno se la pagassi?””No”- disse il meccanico con un sorriso mezzo infastidito. “Le do 50 euro se vota mia figlia, cosa ne dice?” -vociò l’uomo in giacchetta. Dopo qualche secondo di sguardi, il meccanico lo manda via dicendogli: “Dopo questa richiesta ci vado ancora meno, se ne vada prima che la mandi a quel paese”. Vicenda realmente accaduta.