Alghero: cercasi “Madonna in Lacrime” per lancio Turismo Religioso

Domenica 5 Maggio ho guardato “Report” su Rai Tre. Il programma si occupava del Turismo e dell’impatto che questo settore ha nel campo lavorativo. Oggi, in Italia, un lavoratore su dieci è occupato direttamente in questo settore ma se a questi si aggiungono tutti i posti di lavoro che i settori indirettamente collegati e indotti offrono, lo stesso si riduce addirittura a uno su cinque.

I numeri dimostrano dunque che è un grossissimo errore giudicare il settore turistico solo come “fornitore di lavoro” per camerieri, cuochi, baristi e qualche altra posizione strettamente legata allo stesso. Ad Alghero, per esempio, l’Agricoltura e la Pesca sono solo alcuni dei settori che trarrebbero vantaggio dall’incremento delle presenze turistiche in città e che sarebbero in grado di poter creare nuovi posti di lavoro. Il tutto poi verrebbe suggellato dall’incremento di occupazione nell’indotto: se infatti un più alto numero di lavoratori vengono occupati Direttamente e Indirettamente grazie al settore turistico, questi, percependo un salario, reinvestirebbero lo stesso a livello locale attraverso l’acquisto di cibo, vestiario e perchè no, immobili e dunque garantendo, come per una sorta di domino, altri posti di lavoro. Il programma di Rai Tre, come sempre in maniera eccellente, ha anche spiegato che nel Turismo ci sono 160 segmenti di mercato (Vedi Turismo Balneare, Culturale, Benessere, etc.) e che l’Italia è in grado di offrirne almeno 100 e che basterebbe saperli promuovere per garantire un incremento di presenze e dunque di posti di lavoro.

La Sardegna, e nello specifico la nostra città, ad oggi di questi 100 è in grado di offrirne innumerevoli: non solo Mare dunque, ma anche turismo mirato all’Archeologia, alla Cultura, all’Enogastronomia, alla Natura, allo Sport e, se un giorno qualcuno riuscisse a far piangere la Madonna di Valverde, potremmo sfondare anche nel segmento del “Turismo religioso”. Purtroppo, come il programma della Sig.ra “Gabanelli” sottolinea, in tutta Italia, e quindi anche nella nostra città manca una capacità promozionale che permetta al resto del mondo di conoscere tutto quello che ci rende realmente unici creando “fascino” e “desiderio” intorno a tutto questo.

“l’85% dei Turisti europei cercano informazioni sul luogo di vacanza, pertanto si informano, FACENDOSI SEDURRE, attraverso INTERNET che e’ oggi il mezzo piu’ usato dai potenziali vacanzieri”

E allora, fingendomi un potenziale turista Inglese non interessato al marasma del mese di Agosto ma bensì alla tranquillità che la Natura offre, che è poi quella tipologia di turista che ad oggi la nostra città disperatamente ricerca per la destagionalizzazione, ho cercato sul motore di ricerca “GOOGLE” (Il motore di ricerca più utilizzato al mondo) “NATURAL PARKS AND RESERVES ITALY” che tradotto sta a “Parchi Naturali e Riserve in Italia”: purtroppo ho dovuto constatare che nella piu’ grande Enciclopedia Mondiale Gratuita all’interno del Web (Wikipedia) il Parco di Porto Conte è’ drammaticamente assente. Ventiquattro sono infatti i Parchi citati di cui due sono in Sardegna: il Parco dell’Asinara e quello del Gennargentu.

Ancora più grave è lo scoprire che se fossi stato un potenziale turista interessato a visitare la nostra regione per la ragione sopra citata e avessi deciso di fare una ricerca mirata scrivendo “SARDINIA NATURAL PARKS AND RESERVES” (Sardegna Parchi Naturali e Riserve), avrei scoperto che anche qui il nostro Parco non fa parte dei primi “10 Parchi della Sardegna” ma è anzi solamente citato: manca inoltre un Link/Pagina che permetta ai potenziali turisti di leggere le informazioni inerenti allo Stesso, che attragga gli stessi, che li conquisti facendo in modo che il Parco di Porto Conte, e dunque Alghero, vengano iscritti di diritto tra le mete da visitare quando in Sardegna. E’ invece presente, ben descritto con una pagina internamente dedicata e tra i primi tre il Parco dell’Asinara: non mi stupirebbe dunque se il Turista che dovesse atterrare nel nostro aeroporto alla ricerca di una natura incontaminata e di riserve naturali, dopo aver preventivamente visitato Wikipedia, deciderà di lasciare la nostra città per andare a visitare un parco che dista solo un’ora di macchina e per cui, forse, deciderà di soggiornare a Stintino. Tutti voi a questo vi starete chiedendo quanto sia costato al comune di Porto Torres l’inserimento del Parco dell’Asinara con una pagina internamente dedicata allo stesso all’interno della piu’ grande enciclopedia presente su Internet: ASSOLUTAMENTE NIENTE.

Si, NIENTE: infatti l’inserimento in uno dei più grandi mezzi utilizzati mondialmente, una delle più grandi possibilità di divulgazione mondiale attraverso Internet è a disposizione di tutti GRATUITAMENTE. Sono sicuro però che, anche se è uno dei segmenti più in crescita a livello mondiale, molti di voi disconoscendolo storceranno il naso sentendo parlare del segmento di mercato dedicato alla Natura (…sarà forse perchè l’ERBA che cresce all’interno del nostro Parco non è delle migliori).

E allora vorrei concentrarmi per un attimo sul tema che ad oggi è il più discusso in città. Ci sono infatti giovani simpatizzanti di aree politiche di destra e sinistra i quali pensano che l’unica via per rilanciare Alghero a livello Turistico Mondiale sia la Movida. Per quanto mi preme sottolineare che non sono affatto contrario ad un intrattenimento serale se regolamentato a dovere, mi spiace però deludere tutti i fautori di questo settore comunicando che sullo stesso motore di ricerca Google la parola Sardinia Nightlife (Vita Notturna Sardegna) è ricercata solo 480 volte al mese mentre parole come Sardinia Wine (Vino Sardegna), così come Sardinia Food (Cibo Sardegna) sono ricercate 1600 volte al mese a testa: più del triplo dunque. Altre parole superano di gran lunga quelle dedicate alla Movida: un esempio è “Climbing” (Arrampicata, 1000 ricerche mensili), che insieme a tanti altri sport praticabili nella nostra regione rendono il turismo attivo uno dei più ricercati e dimostra chiaramente che chi viaggia e viene nel nostro territorio non lo fa con l’intento di stare sveglio tutta la notte ma è interessato più alla qualità della vita o alla pratica dei propri hobby.

Purtroppo, e con enorme dispiacere, sono costretto a finire questa analisi sottolineando anche che la parola più ricercata su Google inerente alla nostra regione è “WHERE IS SARDINIA” (Dov’è la Sardegna): 2.740.000, DUEMILIONISETTECENTOQUARANTAMILA persone si chiedono DOVE SIAMO. E’ assolutamente chiaro dunque che il problema principale per la nostra regione non è solo quello di saperci promuovere seguendo i canali giusti ma addirittura di far sapere “CHE ESISTIAMO”. E allora a me personalmente una domanda nasce spontanea: “Ma è possibile che per l’assegnazione della Presidenza e Consiglio di amministrazione del Parco di Porto Conte e per la Presidenza e Consiglio di Amministrazione della Fondazione META si è rischiato di far cadere il governo della città ma ad oggi, all’interno di questi non c’è “UNA PERSONA, UNA” che sia in grado di conoscere e analizzare i diversi segmenti di mercato turistici? “UNA PERSONA, UNA” che sia in grado di promuovere la nostra città all’interno di questi segmenti di mercato magari utilizzando i canali più importanti a livello mondiale che, per lo più, sono a disposizione di tutti GRATUITAMENTE??

E invece, come viene ben sottineato dal programma ‘Report’: “La colpa è di tutto un sistema che è vecchio, la competenza sul turismo riguarda le regioni ma anche le province e i comuni. Tutti vogliono essere i primi della classe e dimenticano l’elemento fondamentale: “OGGI CHI DECIDE E’ IL TURISTA e NON LORO”

E infatti, per confermare quanto sopra, in Sardegna siamo costretti a riscontrare un numero infinito di addetti ai lavori nelle stanze dei bottoni tra Assessore Regionale, Assessori Provinciali, Presidenti di STL (Sistemi Turistici Locali), Assessori Comunali, Presidenti e consiglio di amministrazione di vari Enti e Fondazioni ma che, indipendentemente dall’area politica di appartenenza, hanno tutti un comune denominatore: LA TOTALE DISCONOSCENZA DEL MERCATO TURISTICO perchè assolutamente improvvisati.

Ancora oggi infatti la convinzione è quella che per incrementare le presenze turistiche locali bisogna partecipare a qualsiasi Fiera Turistica Europea o Mondiale, come vent’anni fa, con conseguente sperpero di denaro pubblico. Nessuno invece che abbia l’umiltà di capire che il turismo è cambiato, che il mercato è in continua evoluzione e che il loro ruolo, quello dei politici che hanno a cuore la sorte del proprio popolo, potrebbe essere assolutamente fondamentale se avessero la capacità gestionale dei veri Leader e decidessero di delegare a dei professionisti questo delicato settore: professionisti che siano in grado di studiare i flussi Turistici, di analizzire le motivazioni che spingono il turista a viaggiare, che ricerchino i mezzi più utilizzati dal turista per scoprire la prossima META da visitare, che aggrediscano il mercato promozionale con investimenti a costo zero (vedi informazioni su Wikipedia). E invece hanno la sfacciataggine di raccontarci che loro stanno cercando di fare il meglio per la nostra regione, per la nostra provincia, per la nostra città: E no, caro Sig.Politico, io non ci sto: perchè se domani dovessero saltare le tubature della mia città e io, sapendo di non avere nessuna esperienza come idraulico ma solo perchè proprietario di un negozio di tubi dovessi personalmente rimboccarmi le maniche per cercare di aggiustare le condotte lo farei con la consapevolezza che il mio intervento recherebbe solo ulteriori danni, magari addirittura irriparabili. E invece, per colpa di alcuni che solo perchè hanno raccolto 1000/2000 voti pensano di avere il diritto di creare danni agli altri 43000/44000 cittadini Algheresi e agli stessi garantire miseria per ritrovarci di fronte alla triste realtà che l’unico settore che sarebbe potuto essere il settore trainante per il rilancio dell’economia cittadina è praticamente allo sbando, con la disoccupazione in continua crescita e, in attesa che un giorno qualcuno veda una “Madonna in Lacrime” che permetterebbe il lancio della nostra cittadina nel segmento del Turismo Religioso come Lourdes o Medjugorje con presenze turistiche 365 giorni l’anno. Fino a quel giorno, purtroppo, ancora una volta sarà la “Madonna” a vedere piangere tutti noi.

Graziano Porcu ha una venticinquennale esperienza nel settore “Turistico” acquisita in giro per il mondo e collaborando con alcune delle strutture ricettive piu’ rinomate tra cui l’Hotel Cala di Volpe e l’Hotel Romazzino. A soli 29 anni viene promosso direttore d’Albergo. Grazie a continui studi, corsi di formazione uniti all’esperienza accumulata negli anni con le piu’ importanti aziende del settore Turistico Alberghiero si specializza nel “Destination Management” e fonda un suo “Tour Operator” e una societa’ di “Consulenza Turistica” che si occupa, attraverso l’analisi del territorio, della promozione di Localita’ Turistiche a livello nazionale ed internazionale e del rilancio delle stesse. http://www.gphotelconsulting.com/

9 Maggio 2013