Alghero costituisce il Distretto Rurale
La struttura operativa promossa dal Comune per cogliere le occasioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e gli obbiettivi dei fondi europei
Il percorso del Distretto Rurale Alghero inizia a mettere insieme tutti gli attori che fanno parte del mondo agricolo e delle tante interconnessioni che ad esso sono legate. Le forze produttive e sociali del territorio fanno squadra in una struttura operativa agile ed efficace guidata direttamente da loro stessi. Inizia la fase della concertazione con una serie di incontri che prenderanno il via dal prossimo 4 marzo nella borgata di Guardia Grande.
Il Distretto Rurale, presentato ieri a Porta Terra dal Sindaco Mario Conoci, con l’Assessore alle attività produttive Giorgia Vaccaro, i Dirigenti Antonio Appeddu e Gianni Balzano, rappresenta una occasione importantissima, quale strumento di gestione socio-economica del territorio. Il Comune di Alghero è il promotore della costituzione dell’agenzia di sviluppo, in questa fase, insieme a Laore, Parco di Porto Conte, professionisti, Regione. Proprio con la Regione il rapporto è stretto: le azioni di preparazione sono sostenute, valutate e accompagnate per il raggiungimento della fase di costituzione ufficiale. Una struttura operativa che il Comune di Alghero vuole creare lasciando la guida ai privati e che rientra nell’ambito delle azioni di programmazione da relazionare alle opportunità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) messo a punto dal Governo per tracciare gli obiettivi da realizzare con i fondi europei.
“Alghero ha tutti i presupposti per la costituzione di questo importante sistema organizzativo per lo sviluppo: dalle sue tradizionali peculiarità del vino e dell’olio ai servizi e al turismo. Ma Alghero ha anche il dovere di guidare i processi di programmazione del territorio, come in questo caso e come nel caso della Rete Metropolitana, dove svolge un ruolo importante di catalizzatore delle altre realtà vicine”, spiega il Sindaco Mario Conoci, che a brevissimo inviterà ad un incontro i sindaci del territorio che con Alghero hanno affinità, che rendono inseparabili le peculiarità agricole e più in generale le economiche che consentono uno sviluppo il più possibile diffuso nel territorio. “La creazione dei distretti è peraltro una novità importante in Sardegna, un orientamento dell’Unione Europea che suggerisce l’interazione e integrazioni tra tutti i soggetti che in esso operano” ha aggiunto.
Il Comune di Alghero ha la funzione di mettere in essere tutti gli adempimenti fondamentali per il riconoscimento e la promozione del Distretto. La caratteristica preminente del nuovo soggetto è l’operatività concreta, in cui i protagonisti non sono le Amministrazioni pubbliche ma gli operatori del settore e tutti i portatori di interesse e la capacità di fare sistema.
“Il distretto nasce da basso, per raccogliere tutti i protagonisti attorno ad un progetto di crescita e di sviluppo che la Regione mette a disposizione e sostiene in Sardegna. Oltre alle attività primarie, abbiamo l’opportunità di far crescere insieme anche le altre vocazioni naturali del nostro territorio, come il turismo”, ha aggiunto con il suo intervento l’Assessore Giorgia Vaccaro. Un modello sociale che innova il modo di crescere della comunità, dove le porte non si chiudono ma restano aperte per chiunque voglia far parte del Distretto. Il futuro dell’agricoltura è quindi quello che mette in moto nuove opportunità economiche, che si legano all’interazione con la cultura, il turismo e l’ambiente. Le strade dell’innovazione mettono i territori davanti a scelte che vanno verso la coesione e la connessione con il settore produttivo non agricolo per restare al passo con il processo di transizione del Paese verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Concetti che sono stati evidenziati anche dai dirigenti Balzano e Appeddu, che hanno illustrato gli aspetti più tecnici della nascita del Distretto, sottolineandone comunque la grande valenza in termini di opportunità per il territorio. Si inizia da Guardia Grande, con il primo di sei incontri pubblici nel cosso dei quali il Distretto prenderà forma con le adesioni dei protagonisti del settore.