Alghero con il cuore a Barcellona. Minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta
In mattinata l’atto ufficiale della città di Alghero che oltre al lutto cittadino ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e un minuto di silenzio in contemporanea con la città di Barcellona.
“Col cuore, tutta la Citta’ di Alghero è a Barcellona, è a La Rambla colpita, alla Bouqueria assediata. Luoghi comuni a noi tutti. Un attacco vigliacco all’Europa e a una Terra gemellata, con la quale abbiamo da sempre rapporti fraterni”. Mario Bruno nel lutto cittadino ad Alghero, proclamato a seguito degli atti terroristici di ieri a Barcellona. Colpita al cuore la Barceloneta sarda, con il pensiero ai tanti concittadini hanno scelto di lavorare e vivere nella capitale catalana, con cui sono frequenti gli scambi studenteschi e turistici.
“Una sola lingua e una comune identità – commenta Mario Bruno che esprime “ vicinanza, solidarietà, preoccupazione. Il popolo catalano saprà affrontare anche questo attacco al cuore. Abbiamo la certezza che non faremo mai vincere questa mentalità vigliacca, folle, che vorrebbe distruggere il nostro modo di vivere e di essere liberi cittadini del mondo”. In mattinata l’atto ufficiale della città di Alghero che oltre al lutto cittadino dispone l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e un minuto di silenzio da osservarsi alle ore 12.00 in contemporanea con la città di Barcellona.
L’atto si è tenuto in via Columbano, davanti al Municipio, insieme ad una rappresentanza dei consiglieri comunali e l’Assessora Ornella Piras. Poco prima, alle 11,00, il Sindaco si è recato in visita presso la sede di rappresentanza della Generalitat de Catalunya, in via Columbano, dove ha incontrato il direttore, Joan Adell, per portare il cordoglio della città. “L’alguer partecipa al dolore del popolo catalano – ha detto – con la solidarietà di tutti gli algheresi”. Sentimento che il primo cittadino ha manifestato al Sindaco di Barcellona Ada Colau e al Presidente del Governo catalano Carles Puigdemont.