Alghero in House, interrogazione del Movimento Cinque Stelle

Roberto Ferrara e Graziano Porcu parlano di un'anomalia riscontrata nel contratto di affidamento servizi alla società partecipata

Il Comune di Alghero, da ormai un decennio, ha scelto di esternalizzare alcuni servizi che in precedenza venivano gestiti internamente alla struttura comunale, a favore della società partecipata “Alghero In House”. Graziano Porcu e Roberto Ferrara, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, hanno però riscontrato una anomalia nel contratto di affidamento servizi alla suddetta società e, a riguardo, hanno presentato apposita interrogazione.

Il contratto di servizio che vincola il Comune e la sua partecipata, interessa la sfera di attività collegate a manutenzione degli stabili comunali, delle strade e dei marciapiedi; cura della segnaletica stradale; pulizia caditoie; servizi cimiteriali; servizio di apertura e chiusura mercati; impianti sportivi e parchi; pulizia dei litorali di libera fruizione; gestione bagni pubblici automatizzati e concessione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento.

“Tale contratto che ha teoricamente valenza annuale ma, in seguito ad un uso smodato dello strumento della proroga, ha già ampiamente superato i due anni – affermano i portavoce del Movimento Cinque Stelle -. Lo stesso testo si fonda su un disciplinare ad hoc all’interno del quale sono determinate le specifiche prestazioni offerte dalla società e indicati i relativi costi. Ma, perchè tale contratto possa essere sottoscritto, la norma prevede che sia preventivamente effettuata una valutazione sulla congruità economica dell’offerta formulata del soggetto in house, avendo riguardo all’oggetto e al valore della prestazione”.

Inoltre, sempre secondo norma, nelle motivazioni del provvedimento di affidamento dovrebbe essere dato conto: delle ragioni del mancato ricorso al mercato e dei benefici per la collettività collegati alla forma di gestione prescelta, questo anche in riferimento ai riconosciuti principi di universalità e socialità, di efficienza, economicità e qualità del servizio, oltre che di un impiego ottimale delle risorse pubbliche.

Da ciò che emerge letteralmente della norma, sembrerebbe quindi chiaro che il rapporto/confronto tra l’offerta presentata dall’aggiudicatario diretto e i prezzi di mercato risulta essere imprescindibile condizione di legittimità dell’affidamento. “Nel caso di Alghero in House non sembra sia stata fatta alcuna valutazione a riguardo – spiegano Ferrara e Porcu -. La determinazione dirigenziale parla esplicitamente di proroga sino al 31 dicembre, nonostante gli stessi termini contrattuali sembrino rimandare a conclusioni e scelte differenti, in aggiunta al fatto che non risulta essere stato sottoscritto alcun atto”.

Netta la posizione del Movimento Cinque Stelle Alghero: “In un quadro così nebuloso e contorto, che rischia di inficiare l’operatività stessa della società in House, noi vogliamo vederci chiaro. Pretendiamo dall’Amministrazione risposte certe e azioni determinate volte a sanare una situazione a dir poco ingarbugliata e dannosa per la comunità algherese”.

1 Giugno 2017