Alghero, a Lo Quarter si è aperto il sipario de “L’isola dei libri”
Grande successo e altrettanta partecipazione per la serata di apertura del programma di promozione dell’editoria sarda, Lo Quarter del llibre, prima tappa del progetto culturale “L’isola dei libri”.
Con la vicenda artistica del ceramista di Dorgali Salvatore Fancello, si è aperta ad Alghero “Lo Quarter del llibre”, prima tappa di un articolato progetto di promozione dell’editoria sarda, denominato “L’Isola dei libri”, che nei prossimi mesi toccherà anche Cagliari e Carbonia.
Il titolo del programma algherese, un voluto riferimento alla sede dell’evento, è stato promosso dalla Regione Sardegna e ideato dall’Associazione Editori Sardi, d’intesa con i librai locali (in particolare Cyrano. Libri vini e svago e Il Labirinto), la Fondazione Meta, il Comune di Alghero e la Biblioteca comunale Rafael Sari .
Dopo i saluti di Simonetta Castia, presidente degli editori sardi, del sindaco di Alghero, Mario Bruno e di Pietro Alfonso, presidente della Fondazione Meta, è toccato ad Antonello Cuccu (edizioni Illisso), aprire la lunga carrellata di presentazioni, di fronte a un folto pubblico, all’interno della suggestiva cornice de Lo Quarter.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Fancello, la casa editrice nuorese ha pubblicato, infatti, il volume “Salvatore Fancello e la scuola ceramica di Dorgali”, che presenta una sintesi ragionata, corredata da un notevole apparato iconografico, relativa all’esperienza artistica di un autore prolifico e visionario a cui si deve il grande merito di avere reso dignità artistica alla ceramica e all’artigianato in generale.
A proseguire il programma della serata, ha pensato il giornalista Giovanni Floris, a cui è inevitabilmente associata la fortunata trasmissione televisiva “Ballarò”. Floris, stimolato dalle domande di un altro giornalista molto popolare, Luca Telese, ha presentato il suo ultimo libro “La prima regola degli Shardana” (Feltrinelli). La storia è ambientata a Prantixedda Inferru, località nel cuore dell’Ogliastra, dove in una torrida estate, tre amici, Raffaele, Giuseppe e Sandro, arrivano nel paesino con una missione molto speciale: far rinascere la locale squadra di calcio e vincere la Coppa Sarda. In una trama ricca di colpi di scena, i tre affronteranno una serie di situazioni e incontreranno quattro indimenticabili personaggi, il tutto sullo sfondo di una Sardegna raccontata al di là di ogni luogo comune.
Sul drammatico fenomeno degli attentati in Sardegna hanno invece fatto il punto la sociologa Antonietta Mazzette (Università di Sassari), responsabile dell’Osservatorio sulla criminalità in Sardegna, e il sociologo politico Daniele Pulino, autori del volume, edito da Cuec, “Gli attentati in Sardegna, scena e retroscena della violenza”.
La gravità del fenomeno è nei numeri snocciolati a più riprese durante l’incontro, coordinato da Costantino Cossu, giornalista della Nuova Sardegna: 3.338 attentati in 10 anni e solo 120 attentatori noti, come dire, appena il 7 per cento. Un dramma che dai primi anni Ottanta a oggi ha fatto registrare una preoccupante escalation di cui gli autori hanno indagato la natura e le modalità operative degli attentatori.
Secondo la valutazione di Antonietta Mazzette, infatti, a monte ci sarebbe una serie di concause tra cui il passaggio dalla fase premoderna a quella moderna che in una realtà delicata come la Sardegna non sarebbe avvenuto in maniera graduale e indolore. Ancora, tra le cause, il fallimento del sistema industriale e infine l’introduzione di nuovi modelli di consumo ai quali si sarebbe aggiunta, nel tempo, la diffusione illegale di armi. Stando ai risultati di questo importante studio, il fenomeno sarebbe particolarmente presente nell’area centro settentrionale della Sardegna.
La maggior parte degli attentati – “Il cui termine – ha spiegato Antonietta Mazzette – è usato in modo non tecnico” – riguarda soprattutto due categorie di persone, gli amministratori e gli imprenditori. Attentati che si registrano nei contesti socio-culturali in cui l’economia è particolarmente vivace e vengono messi a segno durante la notte in un arco temporale compreso tra la mezzanotte e le sei del mattino. L’omertà – hanno spiegato gli autori – è un elemento che complica il lavoro delle forze dell’ordine, “Ma a monte – ha tenuto a precisare Antonietta Mazzette – ci sono anche l’indifferenza, la paura e la sfiducia delle gente”.
Nell’incontro successivo si è parlato di turismo, con la presentazione del libro “La Sardegna e il turismo, sei testimoni raccontano l’industria delle vacanze”, edito da Edes, a cui hanno partecipato l’autore, lo storico Sandro Ruju, il giornalista Alberto Pinna e l’antropologo Bachisio Bandinu. L’opera raccoglie le testimonianze di sei esperti del settore turistico che, in modo diverso, ma da un osservatorio privilegiato, hanno avuto modo di registrare i cambiamenti avvenuti in Sardegna dagli anni Cinquanta del Novecento a oggi. Si tratta di Bruno Asili, per anni direttore del Centro regionale di programmazione; dello storico Manlio Brigaglia; di Umberto Giordano, ex direttore dell’Ente provinciale per il turismo di Sassari; Antonio Mundula, titolare dell’albergo Italia di Cagliari e responsabile degli albergatori del Sud Sardegna; Pasqua Salis Palimodde dell’hotel ristorante Su Gologone di Oliena e Gianfranco Tresoldi, titolare dell’hotel Pontinental di Platamona. Dallo studio, che abbraccia l’arco temporale di un cinquantennio, emerge che il turismo sardo è cresciuto, anche se persistono problemi di carattere strutturale legati alla difficoltà nei trasporti e al rapporto con le produzioni locali che solo nell’ultimo periodo sono entrati nel circuito turistico regionale. Il volume è arricchito da una prefazione di Vera Zamagni dell’Università di Bologna e corredato da inserti fotografici che riportano belle immagini in bianco e nero della Sardegna del passato.
In chiusura di serata, Michele Forteleoni (Società astronomica turritana), ha presentato il volume “Celesti notturni”, edizioni Mediando, presente l’autore Tore Serra. Si tratta di un volume fotografico con immagini molto suggestive, che propongono siti archeologici della Sardegna ritratti di notte in particolari condizioni di cielo stellato. Un lavoro realizzato sulla scorta della significativa esperienza del progetto di archeoastronomia ideato e promosso dal Circolo culturale Aristeo di Sassari in collaborazione con la Società astronomica turritana. Durante la presentazione, che ha concluso il programma della prima serata, scorrevano su un grande schermo le slide con le immagini più significative tratte dal volume.
In apertura di manifestazione il sindaco di Alghero, Mario Bruno, ha rimarcato il fatto che malgrado il percorso un po’ accidentato, che ha caratterizzato la fase iniziale, si è riusciti comunque a portare la manifestazione ad Alghero, “Un modello da imitare – ha concluso Bruno – ed esportare anche in altri centri dell’isola”. Simonetta Castia, presidente dell’Aes, ha manifestato “la soddisfazione degli editori per il varo della manifestazione in una città importante come Alghero le cui peculiarità paesaggistiche concorrono a descrivere in modo multiforme l’identità dei sardi”.
Partecipato il dibattito “Scrivere in algherese. Letteratura per la Sardegna, letteratura per il mondo”, promosso questa mattina nella biblioteca comunale “Rafael Sari”, curato da NOR Edizioni, cui hanno preso parte Antoni Arca, Giovanni Battista Oliva e Giovanni Pinna.
Domani, domenica 24 luglio, la chiusura
Alle ore 19.30
“Sardegna in viagiu. Vocabolario a figuras”, Papiros
Intervengono il curatore-editore Diego Corraine, Joan-Elies Adell e Stefano Campus
ore 20.15
“Forse non tutti sanno che in Sardegna”, Newton Compton
Intervengono l’autore Gianmichele Lisai, Pietro Alfonso e Tonino Budruni
ore 21
“Le banditesse”, Edizioni Il Maestrale
Intervengono l’autore Franco Fresi e Gabriella Esposito
ore 21.45
“Nuddadifà”, Arkadia Editore
Intervengono l’autore Nello Rubattu e Elias Vacca
ore 22.30
“Sos mortos de Alos”, proiezione del film di Daniele Atzeni ispirato a Il Dio petrolio di Francesco Masala, modera Emiliano Di Nolfo
Mostre
Complesso Lo Quarter
“Celesti notturni. Antichità in luce”
Ingresso gratuito, orario di visite dal 22 al 24 luglio: 10-13 / 16-21,30
Mediando Edizioni in collaborazione con Circolo Aristeo e SAT
Iskìda della Terra di Nurak. “Dalle parole alle immagini”
Edizioni Condaghes
Ingresso gratuito, orario di visite dal 22 al 24 luglio: 10-13 / 16-21,30