“Alghero per l’Archeologia”, venerdì conferenza con l’antropologo Sergio Sassu
La conferenza sarà la breve sintesi di una ricerca scientifica imperniata sull’influenza e trasferimento possibile, tra il 2400 e il 1200 a.c. circa, della civiltà, cultura e religione, dall’antico vicino oriente e dall’Hiberia meridionale, in Sardegna e nell'Algherese
Venerdì 14 Settembre alle ore 18, presso il Museo Archeologico di Alghero, via C. Alberto 72, con la conferenza “Lingua e organizzazione territoriale nuragica nell’algherese e in Sardegna” prosegue il programma culturale “Alghero per l’Archeologia”, patrocinato dal Ministero per le Attività Culturali nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. A dar vita al secondo incontro del ciclo di conferenze, ripreso dopo la pausa dovuta all’organizzazione della grande mostra sulla civiltà nuragica “Nuragici: un territorio, un’Isola, il Mediterraneo” e allestita presso le sale espositive del Complesso culturale “Lo Quarter”, sarà Sergio Sassu, antropologo – socio economista e dottore commercialista, specializzato nello sviluppo socio economico urbano, con particolare riferimento alla tutela e valorizzazione delle attività socio economiche dei centri storici.
La conferenza sarà la breve sintesi di una ricerca scientifica imperniata sull’influenza e trasferimento possibile, tra il 2400 e il 1200 a.c. circa, della civiltà, cultura e religione, dall’antico vicino oriente e dall’Hiberia meridionale, in Sardegna e nell’Algherese. Periodo storico senza valida documentazione scritta, ma dotata di strumenti linguistici in possesso delle regioni citate, che ci ritroviamo nel linguaggio agro pastorale odierno. Inoltre ad Alghero o meglio nella Nurra, sono visibili i resti di un antico passato dell’età del neolitico e bronzo: oltre 103 nuraghi, la reggia nuragica di Palmavera , le necropoli estese di Anghelu Ruiu e Santu Pedru, e tante altre vestigia storiche che sono la testimonianza di oltre 4000 anni delle attività dell’uomo in un territorio fertile e aperto all’influenza di culture del Mediterraneo. Le ricerche genetiche confermano i contatti di culture del medio oriente e i musei sono ricchi di testimonianze archeologiche sulla frequenza di popolazioni civilizzate e dotate di una cultura e di idiomi che si sono sovrapposti nel tempo al linguaggio locale anche sostituendolo.