Alghero, presentato il Mamatita festival
Dal 29 agosto al 29 settembre la citta’ sarà invasa da artisti ed eventi
Con “Mamatita Festival” la città si fa teatro. Dal 29 agosto al 29 settembre, un mese intero di spettacoli, laboratori, giochi, installazioni, alla riconquista degli spazi urbani, delle aree verdi, delle vie e delle piazze. Tutto in nome dell’arte di strada, del teatro e altre specialità tipicamente itineranti, come quelle circensi. Alghero è pronta a trasformarsi in un grande teatro diffuso con eventi in tutta la città. Oltre un mese di appuntamenti per un grande festival pensato per Alghero, ma che attraversa il Mediterraneo. Ideato e organizzato da Spazio T con la scuola di circo Fuma che’nduma per la direzione artistica di Chiara Murru, Mario Barnaba e Giuseppe Porcu, Mamatita Festival è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa nel dehors del Caffè de Pazzi di piazza dei Mercati.
Si parte con i laboratori a numero chiuso tenuti dai maestri di Fuma che ‘nduma, una delle più importanti scuole di circo contemporaneo in Italia, che opera da vent’anni in Piemonte e annovera tra i suoi fondatori l’algherese Giuseppe Porcu. Una quarantina fra i migliori artisti delle fucine di Fuma che ‘nduma invaderanno la città con laboratori e spettacoli. Per la prima volta in città sarà possibile sperimentare le magiche arti circensi in percorsi strutturati di otto lezioni da un’ora e mezza ciascuna. Gli appuntamenti sono fissati per il 30 agosto, l’1, 4, 6, 8, 11 e 15 settembre, sempre dalle 18 alle 23.
Dai sette anni in su, non c’è alcun limite di età per iscriversi ai laboratori di Acrobatica aerea in piazza dei Mercati, o a quelli di Palo cinese, di Equilibri, di Roue Cyr e Clown in piazza Lo Quarter, o ancora a quelli di Danza contemporanea e di Giocoleria al Mercato civico. Ovviamente i laboratori sono divisi per fasce d’età e sono a numero chiuso. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il +393332742858. Per chi invece volesse sperimentare le arti circensi in maniera meno impegnativa ci sarà il Circobus, un furgone colorato, stracolmo di attrezzi di circo, con i suoi laboratori gratuiti all’aperto. Il Circobus aprirà sempre dalle 18 alle 22. Il 30 agosto sosterà in largo Guillot, Sant’Agostino, il 1° settembre in largo San Francesco, il 4 settembre a Fertilia e il ancora in largo Guillot.
Nel fitto e ricco programma di Mamatita Festival l’arte circense è decisamente protagonista. L’evento algherese porta infatti per la prima volta in Sardegna il Circo Paniko. L’ensemble di artisti – acrobati, musicisti, attori, circensi – atterra in piazza Sulis con il suo chapiteaux da 160 posti e dal 17 al 27 settembre alle 20.30 porterà in scena “Gran Paniko al Bazar”, un surreale spettacolo di circo contemporaneo. La realizzazione di un circo in piazza Sulis rappresenterà uno straordinario esperimento di rigenerazione urbana dedicata all’arte. Lo chapiteaux ospiterà, oltre agli spettacoli del Circo Paniko e ad alcune perfomance durante la grande festa di Sant Miguel, un dibattito sulle ragioni della cultura come veicolo di comunanza tra i popoli. Il 16 settembre si scopriranno e si approfondiranno insieme le ragioni di una grande collaborazione per un evento destinato a ripetersi nel tempo con l’obiettivo di creare un ponte stabile tra Sardegna, Sicilia e Catalogna.
In Italia, Circo Paniko è la compagnia di circo contemporaneo più numerosa, composta da una ventina di artisti presenti in scena e provenienti da diverse parti del mondo. Il Circo Paniko è un circo contemporaneo senza animali, creato da artisti non discendenti da famiglie del circo tradizionale. Nasce nel 2009 ed è il primo circo contemporaneo nato in Italia. Fonde tecniche circensi, musica, teatro e danza acrobatica. In questi anni la compagnia ha prodotto e realizzato in modo del tutto autonomo sette spettacoli. “Gran Paniko al Bazar” è l’ultimo in ordine di tempo e sta riscuotendo un successo straordinario nell’arco di un tour che ha portato quelli del Paniko su e giù per l’Italia ma non solo. Gran Paniko al Bazar unisce circo, comicità e musica dal vivo. La musica dal vivo contraddistingue da sempre il Circo Paniko. I musicisti non finiscono mai di scambiarsi gli strumenti: dal contrabbasso al pianoforte, dalla chitarra elettrica al sitar indiano, dipingendo l’atmosfera con diverse sonorità: jazz, swing, cumbia, balcanica, musica orientale, punk, valzer, bolero. E mentre la colonna sonora va, le arti circensi stupiscono con tecniche di palo cinese, danza acrobatica, trapezio, equilibrismo e molto altro ancora.
Ma Mamatita Festival è molto altro ancora. Da Luigi Ciotta ai Fratelli La Strada, da Nicola Virdis a Fernando Posse, da Riki Tanca a Nadia Imperio, dalla Ditta Vigliacci a Fidelio, da Antonio Bonura in arte Drago Bianco agli spagnoli Cia Zero. Ci sarà tutto il tempo di raccontare dei loro spettacoli, delle loro storie, di quello che c’è dietro la loro arte, la loro preparazione. Ci sarà più di un mese. Esibizioni “a cappello” che faranno respirare alla città, al suo centro storico, alle sue periferie urbane, un’aria nuova, una ventata di sperimentazione, alla riscoperta collettiva del valore dell’arte in strada, tra la gente.
Chiara Murru: «Per noi di Spazio T la rinuncia a un nostro spazio è stata per certi versi dolorosa, ma ci ha permesso di renderci conto che lo spazio per l’arte, per il teatro, per la creatività c’è, ed è tutta la città. Col Mamatita Festival torniamo alle origini e creiamo le condizioni favorevoli per un appuntamento destinato a crescere e a ripetersi attraverso un’intensa attività di laboratori, incursioni e di spettacoli che invaderanno la città per un mese».
Giuseppe Porcu: «Prima il circo era un’attività dinastica, inaccessibile, oggi è un’attività alla portata di tutti grazie alle scuole. È a metà tra sport, arte e socializzazione. Sono molto contento di poter portare ad Alghero, la mia città, il frutto di un lavoro che va avanti da vent’anni per promuovere le arti circensi e del teatro di strada».
Mario Branaba: «Sono molto contento perché quella che sembrava una pazzia è diventata realtà, un festival lungo un mese tra formazione, meeting, teatro di strada, nuovo circo, danza. Tutto ad Alghero, al centro del Mediterraneo, dove una città intera si fa teatro».
Mario Bruno: «Mamatita Festival ha il mio sostegno più convinto, sono contento di questa bellissima iniziativa che abbiamo condiviso per Alghero».
Raffaele Sari: «Questo progetto l’abbiamo caldeggiato e condiviso perché va esattamente nella linea della programmazione che abbiamo in mente, a iniziare da Cap d’Any. La dimensione internazionale dell’appuntamento, il suo legame con la strada, con l’idea della performance, del coinvolgimento del pubblico, sono sicuramente fattori su cui intendiamo puntare».