Alghero protagonista all’Università di Torino
Dal 15 al 18 settembre si è tenuto a Torino un convegno incentrato su “Linguaggi del metareale nella cultura catalana: arte, cinema, folklore, letteratura, storia”
Il Congresso tenutosi presso l’Università degli Studi di Torino dal 15 al 18 settembre e incentrato su “Linguaggi del metareale nella cultura catalana: arte, cinema, folklore, letteratura, storia”, ha visto tra i partecipanti eminenti accademici italiani e cattedratici rappresentanti delle diverse università della Catalogna, delle Isole Baleari e del País Valencià, oltre a relatori dell’ Institut d’Estudis Catalans e dell’Acadèmia Valenciana de la Llengua.
Il convegno, multidisciplinare e di natura comparatistica, è stato occasione di riflessione sulla creazione ed espressione di differenti forme di matarealtà, a partire dal Medioevo fino ai giorni nostri. Tra le diverse attività, di gran rilievo una sessione dedicata a “Il catalano e la catalanistica in Italia”, moderata da Valentina Ripa dell’Università di Bari, e con interventi di Patrizio Rigobon (Università Ca’Foscari di Venezia), Maria Carreras (Università di Catania), Nancy De Benedetto (Università di Bari), Anna Maria Compagna (Università Federico II, di Napoli) e Giuseppe Grilli (Università di Roma 3).
La sessione dedicata a “L’Alguer: città catalana di Italia”, tenutasi nell’aula Principi d’Acaja del Rettorato, è stata moderata da Iban Leon Llop dell’Università di Sassari, con la partecipazione di Antoni Coronzu, scrittore algherese che da tanti anni vive nel capoluogo piemontes. Coronzu ha presentato un’accurata storia del “Centre d’Estudis Algueresos” incentrata soprattutto sul ruolo e sulle attività svolte da Antonella Salvietti, di Carla Valentino dell’Òmnium Cultural de l’Alguer che ha parlato de “l’Alguer avui: llengua i cultura” portando l’esperienza dell’insegnamento dell’algherese e descrivendo la situazione attuale dell’uso della lingua. Joan E. Adell ha illustrato le caratteristiche particolari della poesia algherese contemporanea in lingua catalana attraverso i versi dei suoi principali protagonisti.
L’AISC è stata fondata ufficialmente nel 1978. È, perciò, l’associazione di catalanistica più antica dopo l’Anglo-Catalan Society, l’associazione decana. Già dai suoi inizi ha potuto annoverare tra i suoi membri studiosi di prestigio come Giuseppe E. Sansone, Padre Miquel Batllori, il prof. Giuseppe Tavani e il prof. Jordi Carbonell. Dalla sua fondazione ha organizzato 11 congressi internazionali di studi catalani di cui ha pubblicato gli atti oltre ad altre pubblicazioni di studi, antologie, traduzioni, etc. che formano una considerevole bibliografia.
I catalanisti dell’AISC lavorano da tempo per difendere la presenza degli studi catalani nelle università italiane. Attualmente, in Italia, ci sono undici università che offrono la possibilità di studi catalani nei propri piani di studio. In Sardegna è da mettere in evidenza il lavoro svolto recentemente dal Dipartimento di Lingue Straniere dell’Università di Sassari, dove lo studio della lingua catalana è in crescita.