Alghero, salvato un esemplare di Caretta Caretta
Una favola a lieto fine grazie alla sensibilità di un pescatore, al pronto intervento del Corpo Forestale marittimo e alla collaborazione tra il Parco di Porto Conte e quello dell'Asinara
Nel pomeriggio di ieri 19 marzo, un pescatore diportista, mentre si dilettava alla cattura di un calamaro proprio di fronte alla costa di Poglina, ha avvistato una tartaruga di mare della specie protetta Caretta Caretta. L’uomo, vedendo l’animale nuotare con grande difficoltà, ha chiesto l’intervento del Corpo Forestale di Alghero che, allertata la sua Base Navale, è intervenuto con la motovedetta Barracuda. Gli uomini della forestale, raggiunto il pescatore, hanno aiutato l’animale, trasportandolo a cala del Tramariglio, presso la sede del Parco di Porto Conte. Il Parco, infatti, fa parte della rete regionale, con competenza territoriale per la salvaguardia della risorsa marina e degli habitat di particolare pregio naturalistico.
L’esemplare di tartaruga di mare, soccorso inizialmente dal personale del Parco, è stato successivamente consegnato allo staff del Centro Recupero Animali Marini (CRAMA) che opera da anni nel Parco Nazionale dell’Asinara, per il ricovero presso il centro di Cala Reale. ‘Francesca’, questo il nome datole dai soccorritori, si salverà grazie alle amorevoli cure dei suoi soccorritori. L’animale, del peso di 4 chili e di 40 centimetri di lunghezza, sul carapace presentava una fitta attività vegetativa, segno inequivocabile del diverso tempo trascorso a galla. L’ipotesi, infatti, è che avesse ingerito del materiale plastico che ha creato costipazione e gas che gli hanno impedito di immergersi in acque più profonde per cibarsi.
Una favola a lieto fine grazie alla sensibilità del pescatore (Sig. Giorgio), al pronto intervento del Corpo Forestale marittimo, alla collaborazione tra il Parco di Porto Conte e quello dell’Asinara con lo staff del personale del CRAMA. Fa riflettere quanto sia sempre più devastante per la fauna marina la presenza della plastica nei mari che si confonde con il cibo e che porta a morte certa
sempre più animali, in modo diretto e indiretto. La tartaruga si trova ora ricoverata in una delle vasche di degenza dell’ospedale dell’Asinara, sotto controllo sanitario.