Alghero: una città senza Amianto. Lettera del presidente AFeVA, Garau
Lotta all'Amianto. Alghero ne è priva e l'associazione AFeVA chiede al futuro sindaco di Alghero quale sarà la sua posizione in merito
Il Consiglio Comunale della Città di Alghero, con OdG n. 46 del 20/12/2012, ha approvato all’unanimità dei presenti, le linee di indirizzo per la gestione ed eliminazione del rischio Amianto dal proprio territorio e azioni a supporto delle Vittime e degli esposti all’amianto; A seguito del coinvolgimento della V commissione (4/4/2013) che ne ha discusso e approvato i contenuti, di un primo tavolo di condivisione istituzionale (11/4/2013) e dei tre convegni (18-19-20 aprile 2013) voluti e organizzati ad Alghero dalla scrivente Associazione, la Giunta Comunale, con Delibera n. 247 del 17/7/2013, ha fatto proprio il progetto per l’eliminazione dell’amianto dal territorio comunale proposto dalla scrivente AFeVA Sardegna Onlus; La lunga crisi interna alla maggioranza, culminata il 6 novembre 2013 con le dimissioni di quattordici consiglieri, non ha consentito di incidere sui contenuti delle scelte operate dalla Amministrazione Regionale in sede di approvazione del Documento Strategico Unitario di Programmazione dei fondi Comunitari 2014/2020 approvato il 12/09/2013 con D.G.Ras n. 37/5, (dal quale è stata persino cancellata la parola “Amianto”!).
E’ scientificamente provato che l’amianto è un potente cancerogeno democratico che provoca il cancro con sufficiente evidenza: al polmone, al mesotelio, alla laringe e all’ovaio e con limitata evidenza: alla faringe, allo stomaco e al colon retto e che manifesta i nefasti effetti con un periodo di latenza silente che varia dai dieci anni a oltre quaranta anni dalla prima esposizione. Dati epidemiologici ufficiali, sebbene sottostimati a causa della sotto-rilevazione del danno, indicano in maniera inequivocabile, se ancora ce ne fosse il bisogno, che anche la Città di Alghero ha e, se non si interviene in tempo, continuerà ad avere le proprie Vittime della Amianto sia a causa di esposizioni in ambito Lavorativo che Ambientale; La nostra Associazione di Familiari, di Esposti e Vittime dell’Amianto, sulla base di dati ufficiali, ha stimato che nel territorio del Comune di Alghero sono presenti 307.500 m2 di materiale contenente amianto variamente distribuito tra luoghi di lavoro e di vita -collettiva e privata-, di cui 261.375 m2 in lastre tipo “eternit”, 9.225 m2 in pannelli e pavimenti in vinil-amianto, 412.050 Kg in pluviali e cassoni per la riserva idrica e 12.362 Kg di amianto in matrice friabile.
Inoltre, la rete idrica comunale interna che distribuisce acqua destinata al consumo umano sino ai rubinetti dei cittadini, si sviluppa per oltre 11 Km con condotte in cemento-amianto, tenuto conto che ogni m2 di lastra in cemento amianto rilascia nell’ambiente, mediamente, circa 3 grammi/anno di fibre e che qualora l’acqua destinata al consumo umano abbia un indice di aggressività inferiore a 10, (IA <10, vale a dire “fortemente aggressiva”), è in grado di sciogliere il carbonato di cacio delle condotte idriche in Cemento Amianto “liberando” dalla matrice le fibre in questo contenute; Il progetto di cui alla DGC n. 247 del 17/7/2013, finanziabile con fondi comunali propri e con il reperimento di fondi regionali ed europei, si colloca nel quadro della sperimentazione di “politiche sociali innovative” ed è teso alla connessione attiva e fattiva delle politiche sanitarie-ambientali di prevenzione primaria con le politiche del lavoro e dell’inclusione sociale, con le politiche dell’innovazione tecnologica e del risparmio energetico e con le politiche del turismo e dell’accoglienza, con la creazione del Marchio di Qualità Ambientale: Alghero: Città Deamiantizzata. Chiediamo in sostanza quale sia la Loro posizione in merito alle tematiche su esposte e se, qualora eletti alla Carica di Sindaca o di Sindaco, intendano dare continuità amministrativa al percorso di Deamiantizzazione della Città e del territorio avviato dalla precedente Amministrazione.