Alghero, vandali in azione: distrutta la Little Free Library in via Simon
Un gesto stupido che ha fatto cadere nello sconforto gli ideatori del progetto
Inaugurata il 1° settembre e posizionata di fianco al portone del Distretto della Creatività di via Simon ad Alghero, la Little Free Library, cassetta del sistema di condivisione libraria internazionale, è stata distrutta da un gruppo di vandali. Un gesto stupido che ha buttato nello sconforto gli ideatori del progetto. Di seguito le loro parole in merito all’accaduto.
Quando abbiamo concepito l’idea di costruire anche ad Alghero una Little Free Library, un sistema di condivisione libraria internazionale che vanta più di 50.000 casette di libri disseminate nel mondo, tantissime sono state le persone che con entusiasmo ci hanno sostenuto ma altrettante quelle che, pur apprezzando l’iniziativa, ci hanno messo in guardia dall’idea folle di credere nel senso civico di questa città. Oggi verrebbe da dire che avevano ragione e siamo troppo confusi e increduli per fare qualsiasi commento che vada oltre la rabbia e il senso di desolazione che abbiamo provato nell’essere risvegliati dalle immagini che, pietosamente, ci hanno mandato via wp alcuni amici e che mostrano la nostra Alghero Free Library distrutta da una furia che non capiamo.
Ci abbiamo creduto tantissimo in questo progetto. E’ rimasto in embrione per quasi un anno e mezzo e finalmente, quando abbiamo individuato uno spazio che ci è sembrato quello giusto, lo abbiamo messo in atto e la nostra Alghero Free Library è stata inaugurata venerdì 1 settembre, esattamente cinque giorni fa, posizionata di fianco al portone del Distretto della Creatività di via Simon come progetto di condivisione libraria promosso e sostenuto da ResPublica. Tanto entusiasmo e sogni e progetti intorno a questa casetta che ha come sua mission non solo quella di mettere a disposizione dei libri ma di creare un senso di comunità. Queste ultime parole suonano quasi beffarde alla luce di quanto successo.
Alle 8 e 10 siamo arrivati davanti alla casetta smembrata e ci siamo fermati in silenzio davanti ai suoi pezzi e ai libri buttati alla rinfusa, senza parole e senza forze… Abbiamo ripensato alle parole che ironicamente abbiamo pronunciato il 1 settembre: “Sul sito delle Little Free Library si dice che gli atti vandalici contro le casette sono molto rari perciò speriamo di non essere l’eccezione che conferma la regola”, e tutti abbiamo riso di questa che voleva essere una battuta non certo una profezia.
Non sappiamo chi siano coloro che abbiano sfondato e divelto a calci il tetto, spaccato la targhetta, sfondato il plexiglas della porta-vetrina … Sappiamo che certamente il loro obiettivo non erano i libri, oggetti sicuramente a loro sconosciuti. Quelli erano abbandonati per terra, anzi pensiamo che qualcuno prima del nostro arrivo li abbia pietosamente raggruppati sul gradino davanti al portone del Distretto così come ha riposto dentro i ripiani della casetta i segnalibri che avevamo messo a disposizione. A questo sconosciuto va il nostro grazie e chiediamo a lui e a chiunque abbia informazioni di contattarci. Da parte nostra sporgeremo denuncia contro ignoti perché vogliamo prendere le distanze da un gesto stupido, inutile e incivile che è contro tutta la comunità di Alghero, perché la Little Free Library è un bene di tutta la città.
Ora il senso di desolazione è forte ma non possiamo arrenderci. Dobbiamo continuare a credere che sia possibile questo e altri progetti di crescita civile e umana. Come ci siamo detti stamattina dobbiamo al più presto rimettere in funzione la casetta magari aggiungendo allo slogan “Prendi un libro, lascia un libro” che regola il suo funzionamento, uno nuovo: “Se L’alcool ti fa male prova ad ubriacarti con un bel libro!”. E’ questo il nostro modo di esserci.