Vindice Lecis presenta Rapidum all’Ute di Alghero
Il giornalista presenterà, insieme a Marisa Castelini e Raffaele Sari, Rapidum, il suo romanzo recentemente pubblicato da Condaghes.
Martedì 23 febbraio Vindice Lecis sarà ospite dell’UTE di Alghero per presentare, insieme a Marisa Castelini e Raffaele Sari, Rapidum, il suo romanzo recentemente pubblicato da Condaghes.
L’appuntamento è per le 17,30 nella sala conferenze dell’Ex seminario in Via Sassari, 179. Nato a Sassari nel 1957, Vindice Lecis è giornalista del Gruppo Editoriale ´L´Espresso´ dal 1981. Ha lavorato a ´La Nuova Sardegna´ (capo cronista a Oristano e Sassari) e, come redattore-capo, a ´il Centro´ di Pescara, ´La Provincia Pavese´, ´La Nuova Ferrara´, la ´Gazzetta di Reggio´, inviato regionale in Emilia-Romagna e nazionale all´AGL (Agenzia Giornali Locali).
Rapidum. Una coorte di sardi impegnata in Africa settentrionale in una missione dai tratti oscuri. Una rivolta di mauri dove operano personaggi legati a manovre di palazzo. Il romanzo storico Rapidum comincia con un intrigo inestricabile sullo sfondo dei primi anni del principato dell´imperatore Adriano. Il sardo Ursario combatte con i ribelli mauri, ma conserva un segreto inconfessabile. Per catturarlo si muovono due agenti, un karalitano e un turritano, inviati dal generale Marcio Turbone, comandante delle armate romane. La verità che emergerà sarà terribile. Ma la storia prosegue quando, su ordine di Adriano, un´unità militare specializzata, la Cohors II Sardorum, costruirà un forte, estremo baluardo dei confini meridionali dell´impero. Si chiamerà Rapidum. Attorno a questa fortezza nascerà un villaggio, che diventerà municipio romano. In quei luoghi vivranno le storie e le vicende dei sardi, combattenti capaci anche di difficili mediazioni, in un´Africa settentrionale sempre agitata da ribellioni. Il romanzo si muove tra azione e avventura, ma è immerso in una cornice di riferimenti storici accurati dai quali emerge anche la situazione della Sardegna dove operano proconsoli, militari, agenti frumentarii, magistrati, soldati e schiavi. Un´isola, attraversata da strade che collegano importanti città, in perenne equilibrio tra costante resistenziale e integrazione in un impero che la sfrutta per la produzione di grano e di metalli, e la utilizza come terra d´esilio.