Alla Pelosa non salta il numero chiuso
Le fotografie scattate con il drone mostrano una spiaggia non sovraffollata. Ogni giorno i controlli della Vosma e dei barracelli
«Non c’è nessun caso Stintino e le foto scattate con il drone nelle giornate considerate più affollate parlano da sole. Alla Pelosa di Stintino il numero chiuso viene rispettato e i controlli ci sono». È la posizione dell’amministrazione comunale del paese turistico che in tutti questi anni ha lavorato con l’obiettivo di preservare la spiaggia gioiello della Sardegna. Una precisazione dovuta anche ad alcuni articoli di stampa. «Può succedere che chi fa il biglietto e arriva in tarda mattinata trovi la parte della spiaggia, lungo la battigia, più affollata di quanto si immagini. È ovvio, inoltre, che anche difficilmente troverà parcheggio, anche se lungo la strada ci sono circa 400 stalli», afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana. «Molto è cambiato in questi anni – riprende il primo cittadino – dalle regole per usufruire dell’arenile al contributo per la gestione della spiaggia.
«Posso capire che la paura del Covd-19 spinga all’estrema cautela, e questo è più che giustificato. E bene ha fatto la signora ad andare da un’altra parte se non si sentiva sicura. Ma dover criticare aspramente il lavoro fatto in questo periodo, soltanto sulla sensazione percepita, mi sembra eccessivo e fuori luogo. Certo, questo è anche il primo anno e lo prendiamo come una sperimentazione. Il servizio potrà soltanto migliorare». Al primo cittadino, poi, non convincono neanche le fotografie fatte da alcuni bagnanti. «Quelle scattate dal basso ingannano e si sa – fa presente Antonio Diana –, perché schiacciano la prospettiva e mostrano gli ombrelloni vicini tra loro. Le fotografie prese dall’alto, invece come le abbiamo scattate noi con il drone, mostrano una situazione differente: una spiaggia ridotta nelle dimensioni ma ombrelloni distanziati».
Più di una volta la cooperativa che quest’anno gestisce l’arenile ha esposto un cartello che avvisava che la spiaggia era “sold out”. «Controlliamo prevalentemente la passerella principale – afferma Corrado Ughi della Vosma – e a una certa ora ci concentriamo con i controlli sulla spiaggia, che vanno da dopo il chiosco sugli scogli sino al baretto dei Ginepri. D’altronde ci sono i cartelli ed è stata data ampia pubblicità all’iniziativa del numero limitato. Oltre ai 1500 paganti previsti, poi, sono ammessi gratuitamente i minori di 12 anni, così come da regolamento approvato dal consiglio comunale dalla scorsa primavera. Ma questo non significa che in spiaggia ci siano il doppio dei bagnanti consentiti. «Nella settimana di ferragosto, poi – prosegue –, abbiamo mandato via tantissime persone che sostavano in spiaggia senza il braccialetto di riconoscimento. Qualcuno potrebbe essere sfuggito – ammette Ughi – ma non saranno mai così tanti da rendere la spiaggia impraticabile come lo era un tempo, statene pur certi».
C’è da aggiungere che scendere in spiaggia non è vietato. Infatti, ci si può arrivare per il tempo necessario a fare una passeggiata (il bagnasciuga è ad accesso libero per una larghezza di 5 metri), una fotografia, addirittura anche per fare il bagno e poi andare via. «Ma se poi ci accorgiamo che le persone si trattengono più del dovuto interveniamo», precisa Corrado Ughi. A fare i controlli, ogni giorno, ci sono il personale della cooperativa e i barracelli. E proprio le guardie rurali più di una volta sono intervenute per fare sanzioni a chi fuma in spiaggia oltre che, anche loro, invitare a lasciare la spiaggia coloro che erano sprovvisti di bracciale. «Il servizio che si sta facendo non è da banalizzare – riprende Antonio Diana – è un presidio che garantisce la sicurezza i bagnanti, l’assistenza ai disabili, i servizi igienici e docce gratuite a chi ha prenotato». Sono da segnalare, infatti, gli interventi della Vosma per medicazione di tagli e ferite dovute alle rocce in acqua e il soccorso prestato a una signora anziana per la quale è stato necessario chiamare il 118.
Per quanto riguarda le altre spiagge del territorio Antonio Diana tiene a precisare che «il livello di attenzione è alto – fa presente –. Per i controlli abbiamo soltanto tre vigili urbani e ampi tratti di litorale che ospitano tantissime persone. In linea di massima le regole vengono rispettate. In questi giorni, poi, siamo di fronte al controesodo, il livello di attenzione non si abbassa ma la situazione va regolarizzandosi».