Allarme amianto in città
L’obiettivo è quello di individuare un piano di intervento immediato ed efficace contro la presenza di amianto in città. Il lavoro prodotto dalla Commissione Ambiente, riunitasi ieri per affrontare la questione amianto, sostanza le cui polveri, respirate, sono all’origine di diverse patologie tumorali, sarà un punto di partenza sul quale basare le azioni a breve e medio termine per affrontare quella che ha assunto a tutti gli effetti i contorni di un’emergenza sanitaria e sociale in tutta la Sardegna. Il 20 dicembre scorso il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere Maria Graziella Serra, sui gravi problemi alla salute pubblica causati dall’amianto.
Quel provvedimento impegnava l’Amministrazione a mettere in essere tutta una serie di azioni finalizzate a creare la giusta sensibilizzazione sui gravi e irreversibili danni che l’amianto provoca e ad attivare quelle azioni utili a eliminare l’amianto presente nel nostro territorio. La percentuale dei casi di mesoteliomi rilevati dal COR Sardegna nel periodo 2005/2008, parlano chiaro. Il 30% delle vittime sono donne la cui esposizione è stata classificata di origine non professionale. Tali dati, sono indicativi della portata del fenomeno e della diffusione ubiquitaria dell’amianto e ci spronano a far presto.
“Dando seguito al voto dell’aula – ha detto Raimondo Cacciotto, presidente della V Commissione – abbiamo concordato con l’assessore Riva di affrontare con i consiglieri comunali della Commissione questo argomento per avviare un progressivo percorso che nel più breve tempo possibile ci porti a individuare le azioni più utili dal punto di vista della prevenzione e dell’informazione diretta ai lavoratori, ai cittadini, agli enti pubblici e privati con l’obiettivo di deamiantizzare il nostro territorio”.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato anche Salvatore Garau e Pietro Soggiu, rispettivamente presidente e segretario di AFeVA Sardegna, Associazione dei Familiari e delle Vittime dell’Amianto. Garau, nell’auspicare la giusta attenzione sull’argomento, ha sottolineato che il punto di partenza della lotta all’amianto e a tutto ciò che provoca è la consapevolezza del fatto che questa tragedia era evitabile e che i morti e i malati che si contano oggi sono il frutto amaro di esposizioni ad amianto del passato, anche recente, e che quelli che si conteranno domani saranno l’amaro frutto di ciò che non si sarà in grado di fare.
L’argomento è stato oggetto di diversi interventi da parte dei consiglieri comunali, che hanno fatto emergere la volontà di mettere in rete soggetti pubblici e privati al fine di contenere drasticamente i costi di bonifica e sostituire le strutture in amianto con tecnologie solari che permetteranno alle famiglie non solo di compensare i costi ma anche di risparmiare sulla bolletta energetica.
“Sarà opportuno iniziare ad avere dei dati puntuali, censendo e georeferenziando l’amianto presente su tutto il territorio comunale – ha concluso l’assessore all’Ambiente Elena Riva – agendo prontamente, come richiede un’emergenza sanitaria e sociale di questa portata. Nei prossimi giorni con il presidente Cacciotto e il personale dell’ufficio ecologia ci ritroveremo per fare sintesi del contributo della Commissione e individuare un piano di intervento immediato ed efficace”.