Fasi: Allarme emigrazione. Liori: la crisi riguarda tutti i settori
“E’ comprensibile l’allarme lanciato dalla comunità dei ‘Sardi nel mondo’, ma non bisogna dimenticare che stiamo vivendo un momento difficile ed il rispetto del ‘Patto di stabilità interno’, imposto dallo Stato, costringe a forti limitazioni di spesa.” E’ la risposta dell’assessore del Lavoro, Antonello Liori, alla nota della Fasi, che ha annunciato un presidio per domattina davanti all’Assessorato. “Ciò nonostante, l’impegno per il settore, nonostante le limitazioni e le tante crisi che questo Assessorato ha dovuto affrontare, è stato garantito – ha aggiunto Liori – E’ stato pagato il 70% del contributo 2012 per funzionamento ed attività di circoli, federazioni ed associazioni di tutela, mentre il restante 30% sarà erogato, come prevede la Finanziaria 2012, dopo la presentazione del consuntivo nel 2013, come negli scorsi anni. E’ proseguita la pubblicazione del periodico “Il Messaggero Sardo” ed è stata aggiudicata la gara per la ‘Banca dati dei talenti sardi nel mondo’, che, insieme al portale “Sardegna migranti” aggiornato, sarà on line nel 2013.
Inoltre, è stato approvato dalla Giunta il nuovo disegno di legge, che introduce importanti e significative novità.” “E’ bene sottolineare che non c’è ancora alcuna ipotesi di stanziamento per il Bilancio 2013, bensì una prima programmazione, pari a 1.500.000 di euro, determinata dalle regole di contabilità che, per la futura programmazione, obbligano all’utilizzo delle sole risorse spendibili, al fine di limitare la creazione di residui e la crescita del disavanzo pubblico. Ovviamente, vi potrà essere una rimodulazione non appena saranno noti i dati del nuovo Bilancio.” “Confermo, comunque, il mio impegno per chiedere a Giunta e Consiglio regionale la conferma dello stanziamento previsto – ha concluso Liori – E’, però, necessario che i protagonisti di questa rete comincino a riflettere su un prossimo futuro che non si prospetta certamente più roseo e fa presagire qualche scelta dolorosa, cominciando a ripensare tipologia, finalità ed organizzazione di una comunità, che tanto finora ha dato alla Sardegna e che può continuare a dare.”