Alluvione in Sardegna: colletta alla Camera, i parlamentari non sganciano un euro

Il direttore della biblioteca alla Camera dei Deputati fece scattare una raccolta fondi: hanno donato solo i dipendenti. I Parlamentari non hanno sganciato neppure un centesimo.

Antonio Casu è il direttore della biblioteca della Camera dei Deputati. E’ un uomo di Olbia e tre mesi fa, mentre la sua città veniva distrutta dall’acqua, si trovava a Roma ad assistere – impotente – alla tragedia che colpì il popolo sardo e la sua città. Non potendo farvi ritorno per dare una mano ai soccorritori ebbe l’idea di far scattare una gara di solidarietà parlamentare. Pensò che tra i deputati – tutti lautamente stipendiati – non sarebbe stato affatto difficile raccogliere del denaro e spedirlo nella sua terra. Ebbene, Casu sbagliava di grosso. Gli unici ad aver messo mano al portafogli infatti sono stati i dipendenti della Camera. dai parlamentari non è arrivato neppure uno spicciolo. “Non ci hanno donato neanche un centesimo – spiega il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli a la Stampa – Stiamo aspettando che facciano qualcosa, ma per il momento non ci hanno fatto sentire in nessun modo il loro sostegno. Sappiano che sono ancora in tempo perché qui abbiamo davvero bisogno di aiuto”.

Eppure la situazione ad Olbia è ancora drammatica. La città è distrutta, i fondi per la ricostruzione non si intravedono e le famiglie per il momento hanno ricevuto un assegno da 800 euro staccato dal comune grazie alle donazioni volontarie dei cittadini di ogni regione d’Italia. Antonio Casu racconta: “Noi ci siamo mobilitati subito e abbiamo fatto tutto quello che ci era possibile. Quando ho visto le immagini che arrivavano dalla mia città non potevo stare a guardare e ho subito attivato la gara di solidarietà”. A rispondere, tuttavia, sono stati solo i dipendenti che in tre mesi hanno raccolto 5mila euro. Dai deputati, invece, neppure un centesimo: “Questo ci dispiace molto, ma colgo l’occasione per rilanciare l’appello – dice il sindaco Giovannelli – Da loro ci aspettiamo un aiuto non solo economico, ma anche politico: abbiamo sì bisogno di soldi ma anche di azioni politiche concrete perché ci venga consentito di spendere le risorse che abbiamo in cassa per l’immediata ricostruzione della città. I vincoli della spending review non ci consentono di utilizzare i milioni di euro bloccati in banca e questo è inaccettabile. Intanto, dobbiamo ringraziare i dipendenti della Camera che hanno dato un grande esempio di generosità, spero che i parlamentari imparino la lezione”.

Tratto da www.fanpage.it ©

D.F., 21 Febbraio 2014