Alluvione Sardegna, si prova a tornare alla normalità
Il nuovo aggiornamento dalla Sala operativa della Protezione civile regionale a Cagliari attesta che gli sfollati sono 871 (644 tra gli autonomi, persone ospitate in casa di parenti o amici, e 227 tra gli assistiti, ospitati in sale parrocchiali, strutture comunali etc). Lo spiegamento di uomini e mezzi ha visto all’opera 357 volontari, 440 vigili del fuoco (con 82 mezzi), 330 operatori dell’Ente foreste (con 143 mezzi), 119 del Corpo forestale (58 mezzi). Questi alcuni dei numeri dell’alluvione che ha messo in ginocchio una buona fetta di Sardegna. Intanto nelle zone colpite dal ciclone si cerca di tornare alla normalità. Il Commissario delegato per l’emergenza ha firmato una nuova ordinanza che riguarda la strada provinciale n.3 nel tratto tra Lula a Onanì. Dopo un sopralluogo insieme al Viceprefetto Vicario delle Prefettura di Nuoro, al Sindaco e al tecnico comunale di Onanì, si è individuata quale soluzione ottimale e di emergenza per ripristinare in tempi rapidi i collegamenti stradali, la realizzazione di un attraversamento provvisorio in località “Masicare” in prossimità del ponte gravemente dissestato dalla furia delle acque. La Provincia di Nuoro dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’attraversamento e dopo il termine delle attività del Centro coordinamento soccorsi, adottare di tutte le procedure, che in caso di precipitazioni piovose, consentano la tempestiva chiusura al traffico dell’attraversamento medesimo a garanzia della pubblica incolumità. La Provincia trasmetterà al Commissario delegato una relazione descrittiva dell’intervento effettuato, corredato dalla stima dei costi direttamente sostenuti per la realizzazione dei lavori, entro 7 giorni dalla data di adozione del provvedimento. Un’altra ordinanza firmata dal Commissario riguarda interventi urgenti per il ripristino della funzionalità idraulica delle reti per lo smaltimento delle acque bianche e del reticolo idrografico che non consentono il regolare scolo delle acque ( con “grave nocumento per la sicurezza e la salute pubblica”) anche a causa della ostruzione ponti, tombini e altre opere. Stante l’urgenza di procedere alla individuazione di siti temporanei per lo stoccaggio dei materiali rimossi. L’ordinanza dispone che le Province di Nuoro, Cagliari, Olbia-Tempio, Oristano e Medio Campidano, insieme ai Servizi territoriali del Genio Civile, all’ANAS, ai Consorzi di bonifica , all’ARST, a TRENITALIA intervengano per quanto di competenza, per l’immediata esecuzione delle opere per il ripristino della funzionalità delle reti di smaltimento delle acque bianche, all’immediata disostruzione delle luci dei ponti, tombini e altre opere d’arte; all’immediata esecuzione delle opere di ripristino della funzionalità dei canali di qualsiasi tipo, all’interno delle aree urbanizzate.