Anche l’Omnium Cultural de l’Alguer interviene sul “caso” di Capo Caccia
"Il concetto che deve essere continuamente affermato è che chi effettua investimenti nel nostro territorio, e l’imprenditoria algherese ne è consapevole, deve mostrare non solo rispetto ma deve anche promuovere la tutela e la valorizzazione delle nostre specificità ambientali e culturali"
Continua a far discutere il “caso Capo Caccia” scoppiato nei giorni scorsi, con lavori nell’area dell’hotel, dismesso ormai da alcuni anni. In merito è voluto intervenire anche il direttivo dell’Omnium Cultural de l’Alguer con una nota che pubblichiamo integralmente.
L’identità di una comunità, la sua lingua e la cultura è strettamente connessa al proprio territorio, a quei luoghi dove si svolgono le attività umane in cui si sono sviluppate nel corso dei secoli le attività sociali ed economiche tipiche di un determinato popolo.
Per questo il nostro ambiente marino, le nostre coste, l’entroterra che comprende vaste aree olivetate, il centro storico e tutta l’area urbana; i reperti preistorici, le muraglie, il porto, le torri, le chiese ed altro, sono quei luoghi dove è nata e sviluppata la nostra civiltà e quindi la nostra cultura e la loro tutela rappresenta uno dei principi fondamentali che sta alla base della nostra esistenza e quindi della azione della nostra associazione.
Per questi motivi Òmnium Cultural de l’Alguer che da circa trent’anni lavora per la tutela della nostra lingua e cultura, denuncia pubblicamente quanto accaduto in questi giorni in uno dei luoghi del nostro territorio dove è avvenuta la prima presenza umana, ovvero l’area di Porto Conte- Capo Caccia.
In questa area, grazie alla lungimiranza di alcune forze politiche, ambientaliste ed associazioni culturali cittadine, sono stati istituiti il Parco Naturale Regionale e l’area Marina Protetta che hanno il compito non solo di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale ma anche quello culturale e linguistico promuovendone le potenzialità anche a fini economici.
Accogliamo a braccia aperte quelle iniziative che hanno chiare capacità e sani obiettivi imprenditoriali, che creano sviluppo e lavoro rispettando e tutelando nel contempo le specificità del nostro territorio ovvero il patrimonio ambientale, culturale e linguistico.
In tutto il nostro territorio, da nord a sud compresa l’area di Porto Conte-Capo Caccia, sono nate negli anni numerose aziende nei settori turistico, agro-alimentare, eno-grastronomico etc, e tutte hanno basato la loro attività imprenditoriale sull’eccezionale patrimonio ambientale e culturale.
Il concetto che deve essere continuamente affermato è che chi effettua investimenti nel nostro territorio, e l’imprenditoria algherese ne è consapevole, deve mostrare non solo rispetto ma deve anche promuovere la tutela e la valorizzazione delle nostre specificità ambientali e culturali.
Questo principio è valido non solo per chi investe a Capo Caccia o Porto Conte ma anche e soprattutto nell’area urbana e nel centro storico cittadino; al contrario da qualche anno rinomate attività commerciali che hanno caratterizzato la nostra città e fatta conoscere in tutto il mondo, vengono soprafatte e svilite da discutibili iniziative che stanno snaturando le nostre vie e piazze storiche.
Òmnium Cultural de l’Alguer lungi dall’ interferire nella polemica politica e da strumentalizzazioni di ogni genere, continua nella sua azione di promozione della nostra lingua e cultura, e nel contempo lancia un grido di allarme sul lento processo di omologazione e perdita delle nostre specificità economiche, sociali e culturali, elementi che hanno caratterizzato sino al recente passato, lo sviluppo e l’emancipazione della nostra città.