Anomalie bancarie: si possono combattere?
Imprenditori strozzati dalla crisi, e per di più dalle banche, che arrivano al fallimento. E' bene però riconoscere le anomalie bancarie e capire quando una banca non opera nel modo corretto
Hai mai verificato il tuo conto o credito bancario? A questa domanda la stragrande maggioranza dei clienti di una banca risponde “Vorrei ma non so come fare”. Il sistema finanziario è sempre più articolato e le normative si accavallano creando molta confusione. In questi casi, può accadere che un istituto di credito si avvalga di applicare delle condizioni di credito un po “personali”, non rispettando di fatto quella che è la normativa da seguire. Questa situazione, col passare degli anni si è aggravata portando molte imprese allo sfacelo. La crisi di tanti imprenditori è stata decretata da operazioni a livello di strozzinaggio. Le conseguenze le conosciamo tutti. Serrande abbassate ,dipendenti senza lavoro, fallimento. Cosa può fare oggi un cliente che si sente “violentato” dagli interessi bancari o da un modus operandi che non ritiene corretto?
Si possono verificare i passaggi burocratici per capire se c’è qualcosa che non va?. Oggi questo è possibile. Sappiamo bene quanto sia difficile oggi accedere al credito e quanto bisogna fare per avere liquidità disponibile nell’immediato. Ma conoscere i propri diritti e farli valere, è un modo per capire quando una banca ti sta aiutando o quando ti sta strozzando.Esiste oggi la possibilità di chiedere la restituzione delle somme indebitamente trattenute, in sede stragiudiziale prima e/o giudiziale poi, recuperando in tal modo liquidità. L’analisi specifica dei conti correnti può aiutare a trattare preventivamente con la Banca in situazioni critiche o facilitare una transazione o accedere a servizi bancari a condizioni migliori, garantendo una forza contrattuale nei confronti della Banca. In molti casi, verificare la possibilità di recupero degli interessi da anatocismo e stimarne il valore, può essere di vitale importanza soprattutto quando la Banca richiede un perentorio rientro sul fido o quando si è ricevuto un Decreto ingiuntivo.