Antonello Alloro: mi preparo per Parigi
E’ possibile catturare l’attenzione di tutti anche di chi, di arte non ne capisce nulla o quasi? Ci si sente come dei bambini che tentano di riconoscere in quelle forme, personaggi, animali, azioni di vita quotidiana. E ciò che può sembrare scontato non lo è. Senza l’aiuto interpretativo dell’artista oguno di noi ci vede oggetti diversi, per poi orientarsi in più prospettive e capire che invece eravamo fuori strada. Ci si diverte moltissimo nel dare un nome a morbide forme in cemento, e dire morbide è antisonante rispetto ai materiali che Alloro utilizza. Anche perchè tutto fa pensare il cemento tranne che al dinamismo, al momento che fugge, all’attimo che si evolve. e questo scorrere di forme le imprigiona e le cattura, ma al tempo stesso sembra non riuscire a fermarle. Opere di una metamorfosi continua, eppure siamo li a guardarle e non mutano. Alloro, sapientemente accompagnato dalle interpretazioni della figlia Violetta, (anche in lingua visto che lei sa trattare con il turista straniero), restituisce un interpretazione positiva della vita. Al di la di puri rimandi semiotici o semiologici che possiamo espletare in altre sedi, credo sia più importante rendere omaggio al legame che lo scultore ha instaurato con la sua opera e che al tempo stesso coinvolge lo spettatore. L’inno alla donna e alla sua forza è un tema ricorrente, una donna che affronta qualsiasi difficoltà e acrobazia per poi uscirne vincitrice. Cosi come Alloro indaga nel mondo intimista e affronta il tema della doppia personalità mostrando nello specchio il doppio volto della donna che si riflette. I rimandi all’innocenza, ai monelli che giocano, la maternità i mestieri, concetti normalmente presenti nella vita quotidiana che si trasformano nell’idologia di Alloro, in forme cementizie di grande fascino. E Alloro partirà alla volta di Parigi con una consapevolezza: intanto sarà accompagnato sempre dalla famiglia e della sua Violetta, e poi, quelle opere che oggi sono quotatissime, porteranno il nome di Alghero nel panorama artistico internazionale.