Antonello Colledanchise e Susanna Carboni chiudono il progetto “Mediterranea” a San Vero Milis

Un viaggio musicale tra sonorità mediterranee e tradizione catalana

Dopo quattro intense giornate di cultura, musica e interviste, il Progetto “Mediterranea” -organizzato dal Comune di San Vero Milis con la Fondazione Daga – si conclude sabato 26 ottobre alle ore 19,00 con un concerto di eccezionale bellezza, presso l’antica Chiesa di San Salvatore a San Vero Milis (OR). La serata finale vedrà protagonista il Duo formato dal cantautore algherese Antonello Colledanchise e dalla cantante e clarinettista macomerese Susanna Carboni, due artisti che rappresentano un ponte culturale tra la Sardegna e la tradizione musicale catalana.

Antonello Colledanchise è per molti una figura di spicco nella scena musicale e poetica della Sardegna. Da oltre cinquant’anni, le sue canzoni in lingua catalana algherese hanno raccontato storie di mare, terra, amore e identità, racchiudendo l’essenza di una cultura ricca e complessa. Con otto album e due libri all’attivo, Colledanchise è stato premiato in diverse occasioni sia in ambito nazionale che internazionale, per la sua capacità di fondere la poesia con la musica.

Nel 2023 ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale “Tacita Muta” per il suo contributo alla tutela delle lingue minoritarie, un riconoscimento che sottolinea l’importanza della sua opera nel mantenere vive tradizioni linguistiche e culturali a rischio di scomparsa.

Susanna Carboni, con la sua voce cristallina e versatile e con il suo clarinetto, aggiunge un tocco di eleganza e delicatezza alle melodie mediterranee del cantautore algherese. Laureata in canto lirico presso il Conservatorio di Sassari, insegnante di musica, Carboni ha alle spalle una carriera come soprano d’opera, che l’ha vista esibirsi in numerosi teatri europei. Dal 2019 incontra Antonello Colledanchise con cui inizia una collaborazione che dà vita a diversi progetti musicali che hanno varcato i confini della Sardegna e dell’Italia.

Il repertorio presentato durante il concerto di chiusura sarà un viaggio tra diverse epoche e stili musicali: dalle melodie swing che evocano la leggerezza e la gioia degli anni ’30, ai canti medievali che raccontano una Sardegna diversa, con radici profonde che si intrecciano con la cultura catalana fin dal Medioevo. Quest’ultimo progetto, in particolare, rispecchia la volontà del Duo di recuperare e reinterpretare antichi canti popolari, mantenendo viva la memoria storica e culturale di un passato che ancora oggi riecheggia nelle tradizioni dell’isola.

Il “Concerto Mediterraneo” sarà l’occasione perfetta per ascoltare le sonorità che caratterizzano il Mar Mediterraneo: un crocevia di culture, linguaggi e melodie che hanno attraversato secoli e continenti. Le composizioni di Colledanchise e Carboni sono frutto di questo incontro, capaci di unire tradizione e modernità, memoria e innovazione, rendendo omaggio alla diversità culturale che caratterizza la Sardegna e la sua storia.

Durante il concerto, il pubblico potrà immergersi in un repertorio che non si limita a intrattenere, ma che invita alla riflessione. Le canzoni, eseguite in lingua catalana algherese, richiamano la bellezza della lingua e della musica come strumenti di comunicazione di emozioni e di cultura, un tema caro a Colledanchise. I suoni del Cuatro e del clarinetto si intrecciano con le voci dei due artisti, creando armonie avvolgenti che portano alla mente le onde del mare, le sere d’estate e le tradizioni raccontate sotto il cielo stellato.

Dopo quattro giorni di eventi culturali, dibattiti e scambi artistici, il concerto finale offrirà al pubblico un momento di sintesi, in cui musica e parole si fondono per celebrare la ricchezza delle tradizioni mediterranee.

L’esibizione del Duo Colledanchise-Carboni non sarà solo un concerto, ma un vero e proprio racconto musicale, capace di trasportare gli ascoltatori in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, alla scoperta di una Sardegna che dialoga con il mondo intero. Per il pubblico, sarà l’occasione per apprezzare e lasciarsi ispirare da un progetto artistico che sa coniugare radici e futuro, locale e globale, in un connubio armonioso di suoni ed emozioni.

24 Ottobre 2024