Antonio Mura il pg del processo Berlusconi, il Cary Grant del Palazzaccio
Antonio Mura è il sostituto procuratore generale sardo della Cassazione. DI Berlusconi ha dichiarato «é stato l’ideatore del meccanismo di frode fiscale» al centro del processo sulla compravendita di diritti tv Mediaset. Queste sono state le sue conclusioni, secondo cui «le sentenze di merito hanno una coerenza logica nella valutazione probatoria» Mura, a parte la rideterminazione a tre anni dell’interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi, ieri ha chiesto per il resto il rigetto dei ricorsi presentati dallo stesso Berlusconi e dagli altri imputati nel processo Mediaset. È «inverosimile», ha detto Mura, sostenere l’ipotesi che i fatti al centro del processo Mediaset siano stati una «colossale truffa ordita per anni ai danni di Berlusconi».«Cinque anni di interdizione dai pubblici uffici non sono comunque giustificabili», ha detto nella requisitoria dell’accusa. Secondo il magistrato, la sanzione dell’interdizione dai pubblici uffici va ridotta «ai termini di legge». È terminata alle 20 la sua requisitoria, e ha detto che nella sentenza ci sono tutti gli elementi «per confermare il reato di frode fiscale per tutti gli imputati».
Un collegio di magistrati, quelli del processo Mediaset, di lungo corso e di tendenze moderate, tutti nati in Campania e Puglia, e un sostituto procuratore generale sardo con dichiarate simpatie per la corrente conservatrice dei giudici della quale è stato anche leader. Questo il ‘ritratto’ dei magistrati della Cassazione che hanno emesso il verdetto Mediaset e che hanno avuto come ‘antagonisti’ il professor Franco Coppi, il ‘principe dei penalisti’, e l’avvocato e parlamentare del pdl Nicolò Ghedini, che difende l’ex premier Silvio Berlusconi dal 1998. Antonio Mura, Ribattezzato dai media durante l’udienza Mediaset come il Cary Grant del ‘Palazzaccio’ per la sua avvenenza, è nato a Sassari il 14 novembre del 1954. Togato dal 1984, in Cassazione dal 1994. Uomo di spicco della Procura, ex leader di Magistratura Indipendente. Ha definito Berlusconi come “l’ ideatore di un sistema truffaldino”