«Appalto nettezza urbana, ombre di Mafia Capitale su Alghero»
A dichiararlo è il consigliere comunale di Forza Italia Michele Pais che interviene commentando alcuni articoli pubblicati nei quotidiani Libero e Il Giornale e inerenti le infiltrazioni di Mafia Capitale ad altre città italiane
«Il pasticcio brutto fatto dall’Amministrazione con il bando per la gestione del servizio di nettezza urbana, oltre ad essere imbarazzante e dannoso, diventa anche fortemente preoccupante». A dichiararlo è il consigliere comunale di Forza Italia Michele Pais che interviene commentando alcuni articoli pubblicati nei quotidiani Libero e Il Giornale e inerenti le infiltrazioni di Mafia Capitale ad altre città italiane. «Da quello che si apprende – scrive Pais – tra le coop affiliate a Buzzi ci sarebbe anche la Ciclat Trasporti, società che non vorremmo fosse la stessa che si sarebbe aggiudicato l’appalto della nettezza urbana di Alghero e con la quale la Giunta vorrebbe si arrivasse alla stipula del contratto della durata di 7 anni, commissionando addirittura un parere legale che fugasse ogni dubbio al Dirigente comunale, fortemente dubbioso e comprensibilmente preoccupato».
«Un fatto gravissimo che anche in Sardegna vede già un precedente nella città de La Maddalena, dove l’Amministrazione, avvedutamente, ha provveduto a risolvere il contratto di nettezza urbana, gestito proprio dalla Ciclat, per gravi inadempimenti nella gestione del servizio da parte della medesima società. Ma non solo. La Procura di Tempio Pausania, a firma del Procuratore delle Repubblica Dott. Fiordalisi, ha disposto la chiusura dell’ecocentro maddalenino gestito dalla Ciclat alla quale sarebbe stata contestata una truffa aggravata ai danni della cittadina gallurese conseguenti alla violazione di norme per lo smaltimento dei rifiuti speciali di nettezza urbana gestito proprio dalla Ciclat».
«Il quadro che ne viene fuori è a dir poco inquietante – prosegue Pais -. Abbiamo predisposto una interrogazione ed una mozione affinchè il Sindaco riferisca immediatamente al Consiglio lo stato dei fatti e per richiedere l’annullamento, in autotutela, della procedura di appalto, oltre alla immediata riduzione delle tariffe della Tari calibrate, sin dall’anno scorso, su un appalto che non partirà mai. Mi auguro che il buon senso a più riprese sollecitato, e fin qui colpevolmente mancato, prevalga sull’arroganza ingiustificata che ha caratterizzato l’operato e il comportamento dell’Amministrazione comunale, anche nei confronti dell’opposizione rimasta inascoltata nelle denunce e nelle proposte che, se ascoltate, avrebbero evitato tale penoso e pericoloso epilogo».
«Sarebbero gradite ed opportune – scrive inoltre l’esponente azzurro – le dimissioni dei due assessori che si sono succeduti nella responsabilità dell’assessorato che ha gestito in maniera pessima tutto l’iter amministrativo dell’appalto. Sarebbe un bel gesto nei confronti della città e una assunzione di responsabilità politica incontestabilmente oggettiva. Ma, sono sicuro, preferiranno scaricare ogni colpa e responsabilità a qualcun’altro, financo all’usciere comunale. Non sia mai perdere la poltrona».