“Approvazione del Pai, tuteliamo le vite umane e il territorio”
L'opinione di Elisabetta Boglioli, Consigliere comunale del Partito Dei Sardi
Piange, si dispera, non riesce a parlare e tra le lacrime di dolore riesce solo a dire “non era successo mai”. Non era successo mai. Eppure è successo. Lui è uscito di casa per andare a comprare dei dolci, per far festa, e la strada era tranquilla. Al ritorno, non trova più la sua casa. Non cè piu. O meglio, è sparita sotto l’onda di piena del torrente. E con la casa, la piena si è portata via tutta la sua famiglia. Nove vite. Immane tragedia. Sono immagini devastanti, che per chi ha memoria storica, non può non rievocare situazioni di identica disperazione e distruzione vissute a casa nostra. Stessa identica sfida alla natura. Capoterra, 12 novembre 1999, tre vittime; 22 ottobre 2008, quattro vittime; Olbia, settembre 2017, dieci vittime; Alghero, esondazione del canalone, acqua che invase la città causando molti milioni di danni. Ma quante vite ancora dovremo sacrificare,a causa della noncuranza dell’uomo e di norme che mancano o che vengono regolarmente disattese.
Case costruite abusivamente (?) come in Sicilia, quasi sul greto dei torrenti, che apparentemente non rappresentano pericolo. “Ma non era successo mai”. Però, si costruisce senza reale criterio,e senza nessuna forma di rispetto per l’ambiente. In Sardegna, si stima che moltissimi Comuni siano a rischio idrogeologico, ma non si mettono in atto strategie utili per la prevenzione. Ora, gli interventi di esperti, geologi, di assessori all’Ambiente dei Comuni. Tutti denunciano la mancanza di un Piano per l’assetto idrogeologico. Tutti denunciano la mancata approvazione del Pai da parte delle Regioni e dei Comuni, strumento utile alla salvaguardia e tutela del territorio. Amministrazioni comunali sotto inchiesta per aver omesso l’attuazione delle ordinanze di demolizione degli immobili a rischio.
Ora, le Regioni, quindi anche la Sardegna, sono chiamate a mettere in atto azioni di tutela delle vite umane e del territorio. La presa d’atto del Piano del Pai da parte delle Amministrazioni comunali, e la conseguente approvazione da parte del Consiglio regionale, va verso questa considerazione. Evitare che a causa di una grave mancanza di senso di responsabilità collettiva, si continui a violentare la natura e si metta a repentaglio la vita delle persone. E che non si continui a dire: “Non era successo mai”. Chi ha orecchie intenda.