Architettura salva, ma Cecchini attacca: «Ignoranti o in malafede»
Il Consiglio regionale prevede un finanziamento di 300mila euro per il 2015, ma molti parlano di vittoria a metà: non è stata infatti riconosciuta la sede decentrata.
La votazione unanime dell’emendamento che destina le risorse minime al Dipartimento di Architettura di Alghero sancisce la definitiva, almeno per tre anni, salvezza della sede catalana. Il Consiglio regionale prevede un finanziamento di 300mila euro per il 2015, ma molti parlano di vittoria a metà: non è stata infatti riconosciuta la sede decentrata.
«Architettura è salva, ma si poteva fare di più, con più coraggio» commenta il sindaco Mario Bruno. «Su Architettura si poteva fare di più, con più coraggio. Ora la Giunta Regionale deve dare continuità ai finanziamenti nella convenzione Università-Regione. Non è giusto che sia solo l’Ateneo a farsi carico di Architettura, anche se lo slittamento di Olbia nel fondo dell’università diffusa ha liberato risorse per l’Ateneo. Non posso non rimarcare che ancora una volta si è agito in emergenza. Non è stata riconosciuta l’oggettiva difficoltà di Architettura ad Alghero come sede decentrata, unico dipartimento a non essere nella sede di Ateneo. Si è ribadita la centralità della sede ad Alghero e l’eccellenza dei risultati. È già tanto viste le condizioni di partenza, ma si poteva osare di più. Sono stati determinanti gli studenti, ma anche la caparbietà di tanti, tra i quali i consiglieri del territorio, con Luigi Lotto primo firmatario dell’emendamento. A tutti va il mio grazie, ma bisogna lottare ancora».
Aspramente critico, invece, il direttore del dipartimento Arnaldo Cecchini: «Il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica sta ad Alghero, chiunque dica il contrario è ignorante o in malafede o entrambe le cose. Le mie dichiarazioni successive non saranno così pacate, ma le farò da privato cittadino. Chiederò al Professor Pigliaru di venire a motivare le sue ragioni di fronte alla comunità di Architettura ad Alghero. Se il mio medico mi autorizza per dare forza a questa legittima richiesta inizierò domenica uno sciopero della fame».