Architettura: un anno difficile, ma costellato di grandi successi
È con grande soddisfazione che celebriamo oggi la cerimonia di consegna delle lauree alle studentesse e agli studenti che hanno conseguito il titolo dal settembre 2012 al luglio 2013, laureati triennali in Architettura, Urbanistica e Design, laureati magistrali in Architettura e Urbanistica. Una cerimonia che ogni anno alla fine di luglio conclude le nostre fatiche annuali; una cerimonia che si svolge, con la presenza del Magnifico Rettore e del Sindaco del Comune di Alghero, per segnalare con la dovuta solennità l’importanza che hanno l’istruzione e la scuola pubblica, nonostante le difficoltà e i problemi. Tanto più importante è questa cerimonia perché conclude un anno difficile per il nostro Dipartimento, l’ennesimo anno difficile, senza spazi adeguati, con una grave carenza di risorse umane e servizi, senza il sostegno finanziario necessario a una sede decentrata. Nonostante questo il nostro Dipartimento, la nostra comunità, le sue donne e i suoi uomini, studenti, dottorandi e assegnisti, collaboratori, personale tecnico-amministrativo, docenti, hanno ottenuto, abbiamo ottenuto, risultati splendidi.
Parto dal più recente, la firma di un accordo per un dottorato internazionale con la Facoltà di Architettura dell’Università di Karabuk in Turchia, una giovane Università, con i più alti tassi di crescita del Paese; la Facoltà di Architettura è decentrata nella città di Safranbolu (Safran come zafferano, bolu come polis), una città di circa cinquantamila abitanti, patrimonio UNESCO, per la grande presenza di architetture ottomane. Questo accordo consentirà di mantenere un dottorato legato al Dipartimento, un dottorato in Architettura e Ambiente. Pochi giorni fa abbiamo ricevuto la notizia di un piccolo finanziamento del Ministero che abbiamo ottenuto, noi e pochissimi altri in Italia, per la laurea magistrale internazionale in Urbanistica, un’esperienza di grande rilievo, uno dei pochi corsi interamente internazionali in Italia. Voglio ricordare il grande numero di studenti Erasmus in ingresso e il fatto che quasi tutti i nostri studenti spendono almeno un semestre all’anno all’estero con i programmi Erasmus, Erasmus placement, Ulisse. L’internazionalizzazione è uno dei punti di forza dell’incredibile risultato che abbiamo ottenuto nella classifica dei corsi di laurea curata da CENSIS: un primo posto davanti ai Politecnici di Milano e Torino non è cosa da ridere, se si pensa alle risorse e al contesto di cui quei giganti dispongono. Ma siamo anche lieti che il nostro impegno nell’internazionalizzazione abbia contribuito al grande successo del nostro Ateneo, che per il secondo anno consecutivo viene premiato dal Ministero per aver inviato un numero di studenti all’estero per i tirocini (in placement), che si registra come il maggiore in Italia in valore assoluto, davanti ad Atenei più popolosi come quelli di Bologna o Roma. E che la nostra Università sia la terza in Italia, in una classifica di cui uno dei fattori sono i risultati in questo campo.
Siamo orgogliosi del nostro primo posto e del terzo posto dell’Ateneo perché sono stati ottenuti inclassifiche che fanno riferimento a quel che facciamo per i nostri studenti. Sono anche molto lieto che un Corso di Laurea di un altro Dipartimento si sia affiancato al nostro, salendo sul podio: Medicina veterinaria è seconda in Italia, recuperando molte posizioni, voglio congratularmi con i colleghi di quel Dipartimento per questo grande risultato. Pochi giorni fa sono stati anche pubblicati i risultati della valutazione della qualità della ricerca degli Atenei; posso dire che il nostro Dipartimento ha ottenuto, in tutte le aree disciplinari di riferimento risultati brillanti a volte sorprendenti. Non abbiamo solo curato la didattica, ma abbiamo anche saputo impegnarci in un’attività di ricerca di qualità e che ha coinvolto tutti i colleghi. Le valutazioni non dicono tutto, non dicono che siamo più bravi di altri, vanno prese con la necessaria prudenza e con attenzione, ma ci dimostrano che “è possibile”: si può costruire una scuola di qualità se lo si vuole.
Nelle giornate che abbiamo dedicato alla ricerca, alla didattica, ai rapporti internazionali e con il territorio abbiamo individuato anche ritardi e punti critici, di cui voglio segnalare uno dei più importanti: siamo deboli nella capacità di intercettare fondi per la ricerca: una debolezza su cui dobbiamo lavorare molto. Ieri è stato firmato l’accordo sugli spazi tra Università e Comune; come è ragionevole e ovvio la trattativa e l’accordo sono avvenuti tra queste due istituzioni. Noi non possiamo che prendere atto che una parte importante dei problemi relativi agli spazi per la didattica vengono risolti da questo accordo; non possiamo che ringraziare il Comune di Alghero per aver messo a disposizione dell’Ateneo e del Dipartimento spazi straordinari per qualità e collocazione; non possiamo che ringraziare il Rettore Magnifico Attilio Mastino e il Direttore generale Guidi Croci per l’amicizia e il sostegno che hanno dato ad Architettura ad Alghero. Si tratta di un grande e importante passo avanti, che mi auguro venga seguito da altri passi, importanti anch’essi. La realizzazione di una biblioteca congiunta, che sarebbe una soluzione fantastica dei problemi drammatici della nostra e della situazione faticosa di quella comunale. La definizione di un accordo quadro di collaborazione tra il Dipartimento e il Comune: noi abbiamo proposto da parecchie settimane una bozza che spero avremo modo di discutere presto. Una valutazione serena e creativa della questione dell’aula magna: credo che sia interesse comune verificare tutte le alternative per la collocazione migliore dell’archivio storico. Credo anche che sarebbe fantastico se AAA e Comune potessero raccogliere il fermento e le spinte per realizzare alla Caserma un grande spazio della creatività, del coworking e per le nuove imprese innovative.
Nelle settimane scorse ho incontrato i vertici dell’ERSU di Sassari per quanto riguarda i servizi agli studenti in Alghero: ho trovato un’ampia e convinta disponibilità per quanto riguarda l’ipotesi di una residenza studentesca, della mensa, dei servizi sportivi e ricreativi. Rimangono ancora gravi problemi: l’insufficiente dotazione di personale tecnico-amministrativo e di servizi (solo in questi giorni, dopo anni, si sta chiudendo la questione relativa alla rete telematica), ma soprattutto il mancato riconoscimento da parte della Regione di AAA come sede decentrata, unico Dipartimento con sede diversa da Sassari e Cagliari. Questo riconoscimento ci spetta e ci è indispensabile: riapriremo – speriamo non da soli – la questione, chiederemo un incontro alla Giunta regionale e metteremo in campo tutte le nostre energie. Ci aspetta un anno, ancora difficile: non sappiamo se sarà possibile disporre in tempo delle nuove aule, non abbiamo risorse sufficienti per completare la dotazione di arredi, dobbiamo provvedere a lavori di manutenzione straordinaria all’Asilo e al Pou Salit, dobbiamo fare i salti mortali per mantenere la presenza internazionale di docenti, abbiamo troppe persone, in tutti i settori, con contratti di lavoro a termine e precari (a questo problema dedicheremo un incontro il prossimo 18 Settembre). Ma vogliamo e sapremo essere fiduciosi: nel nuovo anno il Dipartimento si rafforzerà con la conclusione del percorso di afferenza dei colleghi di Scienze, potremo finalmente disporre si spazi per la didattica congrui, avvieremo un dottorato internazionale, daremo stabilità alla nostra organizzazione, accoglieremo ancora molti studenti da Università europee. Che viva Architettura ad Alghero!