Poppea arriva nel Veneto con nubifragi e danni milionari
Il primo monitoraggio della Coldiretti, a commento della prima ondata di maltempo che si è abbattuta nella regione veneta, mette in risalto la gravità dei danni derivanti dal maltempo che si è abbattuto nel settentrione dopo un persistente periodo di grande caldo e siccità estrema. “Un’ondata di maltempo – precisano- che ha lasciato campi allagati, coltivazioni distrutte dalla grandine e piante abbattute dal vento, ma anche frane e smottamenti nei terreni e sulle strade. Particolarmente pesanti i danni nella zona del Veronese dove si è abbattuta una tromba d’aria con vento, grandine e pioggia, sradicando le coltivazioni di tabacco e distruggendo addirittura intere piantagioni.
”Una situazione – chiarisce la Coldiretti- che non lascia intravedere speranze per il raccolto di una coltura che costituisce una importante fonte di lavoro, indebolita dal caldo e dalla siccita’ estivi”. La tromba d’aria ha infierito su tutto quanto ha incontrato al suo passaggio, arrecando danni anche ai seminativi e ai vigneti in una vasta zona che si estende da Verona a Vicenza fino a Padova. ”La grandine – afferma la Coldiretti- e’ la piu’ temuta dagli agricoltori in questa fase della stagione per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo, ma preoccupano anche le precipitazioni intense. I terreni secchi infatti -conclude la Coldiretti- non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con il pericolo di frane e smottamenti”.