“Assustu”!: lo stato dice no ai cartelli in sardo
Con tutti problemi che ci sono e le continue dimostrazioni di scarsa cultura non solo linguistica ma di vita, apprendiamo la notizia di una circolare emanata dal ministero ai comuni dove si evince l’indicazione generale di omettere la cartellonistica in sardo all’ingresso e all’uscita dei comuni. Una notizia che non solo ha fatto discutere ma che ha mobilitato il popolo sardo tutto, dai cittadini alle istituzioni, indignati per questa uscita estramamente discutibile. Non solo perchè ignora il riconoscimento della lingua sarda ufficialmente insegnata anche nelle scuole, ma perchè diventa per i sardi simbolo di arroganza e di assogettamento che, come leggiamo ormai su tutti i blog e social network, non si può più tollerare.
Insomma, ha suscitato clamore e scandalo, anche perchè per i sardi e per chi viene nella nostra terra a scoprirne i segreti, resta affascinato anche da queste piccole grandi dimostrazioni storiche legate alla lingua, e al continuo rimando culturale che echeggia persino nelle vie, nelle strade e nei luoghi di culto. Toponomastica bilingue in moltissimi comuni, tante lotte per l’insegnamento della lingua nelle scuole elementari e medie, la Sardegna respira la sua cultura linguistica in ogni dove e ne va fiera, la cartellonistica ora non va più bene e non si capisce il perchè. I sardi sicuramente attendono risposte, anche perchè il nostro popolo è memore di un famoso detto di Carlo V che amava il modo di parlare dei sardi e pensava che ” chi sa 4 lingue equivale a 4 uomini” :Ischire limbazos est sabidoria “che tradotto letteralmente significa Saper molte lingue è gran saviezza.