Criminalità, oltre sette milioni per la videosorveglianza nei paesi a rischio
"Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente" - ha detto il presidente della regione Francesco Pigliaru
Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.
Gli interventi sono già partiti. La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.
“Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività”, ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. “Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta”, ha sottolineato il Presidente della Regione.
“I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta”, ha concluso Francesco Pigliaru. “Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.”
“Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta – ha rimarcato il titolare degli Affari generali – vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi”. All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.