Avvicendamento al comando della Brigata “Sassari”
Questa mattina, alla presenza del Comandante la Divisione “Acqui”, Generale di Divisione Antonio Vittiglio e di numerose autorità locali, il Generale di Brigata Arturo Nitti ha ceduto il comando della prestigiosa unità al parigrado Generale di Brigata Gianluca Carai.
Oggi, nel Cortile “Raimondo Scintu” della storica caserma “La Marmora” si è svolta la cerimonia di avvicendamento al comando della Brigata “Sassari”. Alla presenza del Comandante la Divisione “Acqui”, Generale di Divisione Antonio Vittiglio e di numerose autorità locali, il Generale di Brigata Arturo Nitti ha ceduto il comando della prestigiosa unità al parigrado Generale di Brigata Gianluca Carai. Il Generale Nitti lascia l’incarico dopo quasi 30 mesi di intense attività che lo hanno visto alla guida degli uomini e delle donne della “Sassari”, coinvolti in numerosi impegni sia in territorio nazionale che all’estero. Tra questi, le celebrazioni per il centenario della costituzione della Brigata, l’impegno della “Sassari” in soccorso agli abitanti di Olbia a seguito dall’alluvione dell’ottobre 2015, le numerose attività di bonifica del territorio da residuati bellici, nonché l’impiego nell’operazione “Strade Sicure”, a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza di alcune tra le maggiori città italiane, che ha visto i “Sassarini” interessati, in maniera quasi ininterrotta, dal 2008.
Di rilievo risulta inoltre la partecipazione, nel 2015, all’imponente esercitazione Nato “Trident Juncture”, che ha visto schierati oltre 1500 militari in un contesto che vantava l’impegno di 30 Paesi. Per quanto attiene alle operazioni all’estero, i “Dimonios”, dopo una intensa preparazione, hanno preso parte, da aprile ad ottobre dello scorso 2016, per la prima volta, alla missione ONU denominata UNIFIL (United Nation Interim Force In Lebanon) in territorio libanese, attività nella quale il Generale Nitti ha rivestito il ruolo di comandante del contingente nazionale. In tale occasione, la Brigata “Sassari”, ha costituito il “core” delle forze italiane, ha saputo dimostrare la sua professionalità e determinazione in un contesto di delicato equilibrio politico, riuscendo ad ottenere risultati di assoluto rilievo in un’operazione volta ad garantire il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. In questo contesto, i “caschi blu” italiani hanno sviluppato numerose attività al fine di mantenere un’adeguata cornice di sicurezza nell’area, monitorando la cessazione delle ostilità, nonché di assistere le Forze Armate Libanesi e di supportare la popolazione locale, anche con azioni mirate allo sviluppo dell’area e alla distribuzione di aiuti umanitari.
Durante il discorso di commiato, il Generale Arturo Nitti ha espresso la sua profonda gratitudine agli uomini e alle donne della Brigata “Sassari” per l’impegno profuso durante il suo periodo di comando. L’alto ufficiale ha inoltre manifestato il suo orgoglio per aver avuto “la possibilità di scoprire la bellissima realtà della Sardegna” alla guida di una tra le più prestigiose unità dell’Esercito Italiano, in un ambiente reso unico dal clima esistente tra militari ed il tessuto sociale isolano. Il Generale Arturo Nitti, prima di cedere il comando, si è recato presso la chiesa di Sant’Agostino a Sassari e ha reso omaggio, con devozione, alla Madonna del Buon Cammino, protettrice della Brigata e patrona del Gremio dei Viandanti.
Il Generale Nitti andrà allo Stato Maggiore della Difesa, presso il Centro Innovazione della Difesa, organismo nato recentemente per gestire e razionalizzare il processo di trasformazione dello Strumento Militare nazionale. Il Generale Carai, di origine sarda, ha rivestito importanti incarichi presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e della Difesa, rinnova il suo legame con l’isola: questa occasione costituisce un rientro dell’alto ufficiale nei ranghi della “Sassari”. Nel 2007, infatti, ha comandato il Battaglione del 151° Reggimento della Brigata e, dal 2010 al 2012, il 152° Reggimento, partecipando in quel periodo alla missione ISAF in Afghanistan.