Aziende agricole sarde in pericolo: Irs: intervenire immediatamente

L'Irs denuncia la lentezza della macchina amministrativa, mentre le aziende sarde vengono sfrattate e muoiono

Mentre sui quotidiani locali leggiamo ogni giorno articoli sul toto-assessori, in Sardegna le aziende agricole continuano a lottare contro gli sfratti e le aste. In questi giorni è toccato alla famiglia Spanu di Arborea, la quale per una cambiale agraria saldata 20 anni fa si è vista pignorare e mettere all’asta la propria azienda del valore di 600 mila euro, acquistata poi per 130 mila. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno dispiegato mezzi e uomini per coadiuvare l’ufficiale giudiziario inviato per eseguire lo sfratto, ma la presenza di bambini ammalati ha scongiurato il compimento dello stesso. iRS ha sempre combattuto per salvare le aziende sarde dalla morsa di Equitalia, ed anche questa volta non si è tirata indietro nel dare un sostegno efficace alla famiglia Spanu. Lunedì 3 marzo è stata protocollata presso l’ufficio del viceprefetto di Oristano una richiesta di sospensione dello sfratto a nome di Francesco Spanu e Gavino Sale, in quanto è in corso una trattativa tra l’acquirente dell’azienda e Spanu, al quale potrebbe essere concesso un mutuo ventennale da parte della Banca di Arborea avallato dal consorzio Fidi, di modo che sia possibile per lo Spanu procedere con il riacquisto dell’azienda e allontanare definitivamente il pericolo della perdita della casa edella propria azienda e, soprattutto, sia salvaguardata la dignità umana. Il caso della famiglia Spanu è dunque in via di risoluzione ma sono decine e decine le famiglie costrette a barricarsi in casa per evitare di perdere i frutti del lavoro di una vita, aziende messe all’asta per un debito irrisorio e vendute per un quarto del loro valore al migliore offerente. Il tessuto produttivo della Sardegna, che da diversi anni si trova a sopravvivere per i costi insostenibili di produzione e le scellerate politiche che rendono impossibile la competizione con le grandi aziende produttrici italiane ed europee, si sta progressivamente e drammaticamente sfilacciando. E’ necessario un tempestivo intervento per salvare le nostre aziende. iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna riafferma ancora una volta che è necessario attuare il blocco immediato degli sfratti e delle aste, in modo da poter procedere ad una valutazione della reale consistenza dei debiti e la ridiscussione delle modalità di riscossione degli stessi. Chiediamo poi a tutta la popolazione e alle istituzioni di impegnarsi nel sostenere le famiglie e le aziende colpite, riscoprendo quel senso di comunità che potrà consentire a tutti i sardi di affrontare e vincere queste battaglie.

Redazione, 4 Marzo 2014