Banco vincente alla prima in casa: battuta Cantù

La Dinamo Banco di Sardegna si impone con autorità sulla Pallacanestro Cantù: 94-80

Buona la prima: la Dinamo Banco di Sardegna esordisce nelle mura casalinghe battendo un’agguerrita Pallacanestro Cantù, condotta da un ispirato Jaime Smith (22 punti). Gli uomini di coach Federico Pasquini, dopo i primi 20’ punto a punto, trovano l’energia e la grinta per firmare il break che gli permette di condurre il secondo tempo e conquistare i due punti in palio, senza patire le assenze di Hatcher e Bamforth. A condurre il Banco due grandi protagonisti: uno stratosferico Shawn Jones a segno con 19 punti e ben 17 rimbalzi per un 28 totale di valutazione, e un super Levi Randolph, autore di 18 punti 5 rimbalzi e 5 assist. Determinante l’apporto di Marco Spissu, partito in quintetto nel giorno del ritorno a casa e a referto con 11 punti e 4 assist, protagonista del break del terzo quarto. Doppia cifra anche per Dyshawn Pierre (13 pt, 6 rb), Darko Planinic (10 pt) Rok Stipcevic (11 pt, 7 rb, 8 as) e Achille Polonara (9 pt).

#Unisolaincampo. Clima elettrico al PalaSerradimigni per il debutto dei giganti allenati da coach Federico Pasquini: il popolo biancoblu ha abbracciato Devecchi e compagni inaugurando la stagione con una coreografia spettacolare che ha coinvolto tutto il Palazzetto. Prima della palla a due la firma del contratto del capitano Jack Devecchi fino al 2024, il contratto più lungo della massima serie: il Ministro della difesa diventa così -oltre al giocatore con più stagioni con la stessa maglia della serie A- la pedina con più anni in Dinamo.

Ciao, Susanna. Prima dello start del match il PalaSerradimigni ha ricordato la tifosa numero 1 Susanna Campus, scomparsa lo scorso luglio dopo aver lottato per quasi 18 anni con la SLA. Presente in tribuna anche la sorella Immacolata: Dinamo e Fondazione Dinamo porteranno avanti le attività rivolte al sociale nel nome di Susanna e della sua instancabile voglia di lottare. Presto sarà presentato un progetto della Fondazione Dinamo che coinvolgerà l’Aisla Sassari e il Centro di Giustizia minorile.

La sfida. Coach Pasquini manda in campo Spissu, Randolph, Pierre, Jones e Polonara, coach Bolshakov risponde con Smith, Culpepper, Crosariol, Chappell e Burns. Ad aprire le danze c’è Levi Randolph: l’esterno dell’Alabama infila i primi 6 punti biancoblu. Cantù si porta in parità grazie a due giochi da tre punti di Smith. I giganti provano a scappare via con un parziale di 6 lunghezze, con Spissu, Pierre e l’alleyoop dell’asse Randolph-Polonara. La bomba del Capitano e il canestro di Planinic siglano il massimo vantaggio del Banco. Contro break di Cantù che chiude la prima frazione 21-22. I giganti rimettono la testa avanti con Randolph, Planinic e Pierre, Cournooh e Crosariol riportano i lombardi a -1. I sassaresi scavano fino al +5, ma la Red October s riporta in parità. È un canestro di Planinic a chiudere il primo tempo con i biancoblu avanti 47-45. Al rientro dagli spogliatoi è una Dinamo con gli occhi iniettati di sangue quella che calca il parquet. I giganti infilano un break che li porta in vantaggio in doppia cifra: a innescare la cavalcata sassarese è Spissu. La curva lo incita con uno striscione “Dai gradoni al campo nulla è cambiato, Marco Spissu uno di noi” lui risponde con una bomba. I biancoblu si accendono, Randolph, ormai a quota 18 punti, Polonara e MiniSpì conducono la squadra e scrivono il nuovo massimo vantaggio di +19. Il PalaSerradimigni esplode e incita i suoi giganti: al 30’ il tabellone dice 75-61. Negli ultimi 10’ minuti Devecchi e compagni infliggono un break di 10 punti che mette il sigillo sulla vittoria, ci sono minuti per il giovanissimo Ezio Gallizzi. La prima di campionato si chiude 94-80.

Sala stampa. Il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini commenta così la gara: “La partita è stata un po’ come me l’aspettavo, c’era un po’ del debutto in casa. Nei primi due quarti abbiamo avuto problemi di falli con Devecchi e Spissu quindi le rotazioni si sono un po’ accorciate. All’intervallo siamo andati con due piccoli – quando Bamforth e Hatcher rientreranno sarà questa la nostra conformazione, che è quella che ci permette di aprire meglio il campo e coinvolgere al meglio i lunghi. Oggi lo abbiamo fatto con Stipcevic e Spissu e ha funzionato molto bene. Il fatto poi di alternare la difesa a zona e a uomo e farli pensare ci ha consentito di fare un ottimo terzo quarto correndo di più e gestendo al meglio l’ultima parte”.

Il coach della Pallacanestro Cantù Marco Sodini: “Con le vicissitudini che abbiamo avuto direi che è già un successo che stasera siamo riusciti ad essere qui. La lettura della partita è piuttosto semplice: la Dinamo è un grande gruppo e lo si è visto bene stasera quando pur in assenza di due elementi importanti è riuscita a sopperire in modo solido. Noi al momento non siamo attrezzati, con un gruppo appena costruito e l’auspicio è che passato questo momento possiamo iniziare a procedere come una squadra solida. Ho molta stima per la Dinamo e per la sua organizzazione, che sta facendo un lavoro straordinario e che è un modello da seguire per tutti. Nel fare dei grandi complimenti a questo club l’augurio migliore che posso fare a noi è quello di poter iniziare un percorso di questo tipo. Sono convinto che con il tempo il nostro gruppo possa ottenere buone soddisfazioni”.

L’ala della Dinamo Levi Randolph: “Sapevamo che i nostri avversari erano una buona squadra, con tanti elementi di talento e pericolosi. Volevamo arrivare concentrati come ci aveva chiesto il coach in questo periodo di preparazione. Sono contento che siamo riusciti a fare quanto avevamo preparato: il nostro è un gruppo con tanti giocatori bravi, sapevamo che per vincere dovevamo essere uniti e giocare insieme, e così abbiamo fatto”.

Dinamo Banco di Sardegna 94 – Pallacanestro Cantù 80

21-22; 26-23; 28-16; 19-19

1 Ottobre 2017