Banda ultralarga, Sardegna prima in Italia per tempestività interventi
Nell'isola saranno interessati 324 comuni per un totale di 507.577 cittadini e 278.768 unità immobiliari. I primi cantieri apriranno nel prossimo mese di marzo. La fine dei lavori è prevista nella primavera del 2017.
Anche altre 7 regioni stanno partendo in questi giorni con piani per la banda ultralarga (Abruzzo, Calabria, Marche, Lazio, Puglia, Lombardia, Toscana) per un totale di 700 Comuni. L’intervento diretto in Sardegna ha un costo di 56 milioni di euro (frutto anche del prezioso lavoro dell’assessorato dell’agricoltura che ha rimodulato i fondi destinati allo sviluppo rurale). Nell’isola saranno interessati 324 comuni per un totale di 507.577 cittadini e 278.768 unità immobiliari (UI). I primi cantieri apriranno nel prossimo mese di marzo. La fine dei lavori è prevista nella primavera del 2017.
“È un dato di cui andare orgogliosi – ha commentato il presidente della Regione Francesco Pigliaru – ed è un esempio eloquente dei risultati ambiziosi che è possibile raggiungere attraverso la programmazione unitaria. L’approccio integrato permette un impiego intelligente delle risorse, che attraverso la collaborazione preziosa tra assessorati, come in questo caso, possono essere utilizzate per dare concretezza a una visione complessiva. Portare la banda ultralarga in centinaia dei nostri piccoli centri, soprattutto dell’interno, significa creare collegamenti digitali che sono fondamentali per garantire gli stessi servizi e gli stessi i diritti a tutti i nostri cittadini, così come per offrire a tutti i nostri giovani strumenti essenziali per la loro formazione.”
“Il piano per la banda ultralarga rafforza il valore della rete pubblica e garantisce l’uguaglianza dei diritti dei cittadini nei 324 comuni in cui non ci sarebbe stato l’intervento dei privati. In questo modo anche i cittadini e le imprese che vivono e operano lontano dalle città avranno accesso a infrastrutture per beneficiare di servizi sempre più evoluti di connessione. È’ un grande motivo d’orgoglio ricevere questo riconoscimento nazionale frutto del lavoro unitario tra diversi assessorati”, ha sottolineato l’assessore Demuro.
“Con il programma di sviluppo della banda ultra larga nella aree rurali della nostra isola si sostiene la crescita economica, culturale e sociale di tutta la Sardegna. Si costruiscono migliaia di ponti con il resto del mondo rendendo il gap dell’insularità nel nostro vivere quotidiano meno limitante soprattutto per i nostri giovani, nativi digitali, che attraverso le nuove tecnologie possono fare da motore della ripresa sarda. Come assessorato e come giunta abbiamo creduto in questo programma e dalle parole siamo passati ai fatti investendo risorse importanti previste nel vecchio programma di sviluppo rurale. Lo stesso abbiamo intenzione di fare con gli strumenti del nuovo Psr, così da permettere alla nostra regione di essere al passo con i tempi e di fare addirittura da apripista rispetto agli altri territori rurali dell’intero Paese”, ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi.