Bangladesh: prof vieta velo integrale agli esami, lo uccidono

Un collega della vittima: “Era impossibile identificare le allieve e lui voleva evitare sostituzioni di persona”. Due arresti per l’omicidio.

In Bangladesh un docente universitario di sociologia è stato ucciso per strada a colpi di machete. Sarebbe stato ucciso perché aveva vietato il velo islamico integrale alle sue lezioni. Il professore si chiamava Shafiul Islam, aveva 51 anni e insegnava presso l’Università di Rajshahi, nell’Ovest del paese. Il docente è stato aggredito e ferito per strada da due persone. Portato in ospedale, è morto per la gravità delle lesioni riportate. Per l’omicidio la polizia ha arrestato due persone, i presunti assassini di Shafiul Islam. L’aggressione è stata rivendicata su Facebook da un gruppo islamista finora sconosciuto che si autodefinisce “Ansar al Islam Bangladesh-2”. “Noi moujahidin abbiamo ucciso l’apostata che aveva vietato alle sue allieve di portare il velo nel Dipartimento e alle sue lezioni – si legge – . Il suo esempio valga per tutti gli apostati e gli atei”. Nella rivendicazione dell’aggressione il gruppo islamista ha citato articoli risalenti al 2010 nei quali si diceva che il docente aveva chiesto alle sue allieve di togliersi il velo integrale durante i suoi corsi.

Professore ucciso, insegnanti e studenti protestano in piazza – “Stiamo lavorando su diverse piste – ha confermato all’agenzia France Press il capo della polizia locale, Mahbubur Rahman – ma sembra prevalere quella dell’integralismo islamico”. A proposito del divieto del docente, un suo collega ha spiegato che quella richiesta era legata a una sola motivazione e cioè quella che il professore voleva evitare imbrogli agli esami: “Era impossibile identificare le allieve e lui voleva evitare sostituzioni di persona”. In Bangladesh la grande maggioranza dei cittadini sono di religione musulmana e in gran parte seguono una forma di Islam moderata. Dopo l’omicidio del professore tanti colleghi e docenti sono scesi in piazza per protestare.

Tratto da www.fanpage.it

Susanna Picone, 16 Novembre 2014