Daga replica a Tedde: “il progetto respinto poteva essere ripresentato”
Il Presidente del Sistema Turistico Locale Nord Sardegna, Enrico Daga, risponde alle dichiarazioni del consigliere regionale Marco Tedde sulla visita del Sottosegretario Francesca Barracciu ad Alghero
Le recenti dichiarazioni dell’onorevole Marco Tedde tentano di inficiare e trascinare un’alta carica dello stato in una sterile polemica da campagna elettorale. È davvero troppo assistere ad un simile teatrino di fronte ad un serio problema in cui ha perso la vita un nostro concittadino. Tutto questo lascia sbigottiti e perplessi anche in considerazione della inusuale sollecitudine con cui un rappresentante del governo nazionale ha voluto occuparsi in prima persona di un problema di Alghero. E’ al contempo doveroso sottolineare che nel corso della riunione, in cui il sottosegretario Francesca Barracciu ha chiesto una relazione dettagliata al Commissario, ai dirigenti comunali, ed ai responsabili della soprintendenza, è emerso come nel corso degli anni, al netto degli interventi di abbellimento della muraglia e della pavimentazione annessa, non si sia approntato un serio intervento ne presentato relativo progetto che avesse il fine di mettere in sicurezza uno dei luoghi più frequentati e nel contempo simbolo della città.
Il progetto cui fa riferimento Tedde risale a più di 10 anni fa e venne bocciato dalla regione. Tutti i sindaci che hanno a cuore un problema sanno che un progetto respinto può, debitamente riadeguato, essere ripresentato a chi di dovere in ogni occasione utile e Tedde questo non l’ha fatto. Serve inoltre ricordare a Tedde che il Sottosegretario è venuto ad Alghero perchè invitato dal sottoscritto e che a far da padrone di casa è stato, ovviamente, il Commissario. E’ chiaro quindi che ad essere distratto e ad avere la memoria corta è Tedde e non il Sottosegretario.
L’unica parte condivisibile dell’intervento dell’Onorevole Tedde, che in altre occasioni ha saputo dare migliore prova di se, nel supremo interesse della collettività, è quello in cui lo stesso si rende disponibile a dare tutto il proprio sostegno a fare presto e bene, per una positiva risoluzione del gravissimo problema. Ci auguriamo che la serietà e sobrietà che il caso richiede, possa essere il collante affinchè un’intera classe dirigente, al netto delle faziosità politiche, collabori per il raggiungimento dell’interesse collettivo.