Basket in carrozzina, Porto Torres alle finali di Coppa Italia
La squadra GSD Porto Torres Banco di Sardegna approda a maggio alle Final Four di Coppa Italia a Roma
Ultime, piacevoli fatiche per il GSD Porto Torres Banco di Sardegna che, tra questo fine settimana in cui è in programma, nella palestra della Fondazione Santa Lucia a Roma, la Final Four di Coppa Italia ed i primi di maggio, quando gli uomini di coach Antonello Fadda sbarcheranno in Abruzzo per la Final Eight di Champions Cup, terminerà la propria entusiasmante stagione agonistica nella Serie A di basket in carrozzina.
E’ tutto pronto per la partenza verso Roma, in casa turritana, e per dare battaglia negli atti decisivi della Coppa Italia. Le squadre qualificate, oltre al Porto Torres, sono il Santa Lucia Roma, squadra detentrice del trofeo e società ospitante, i campioni d’Italia in carica dell’UnipolSai Briantea 84 Cantù e la neopromossa HS Cimberio Varese.
La Final Four avrà inizio domani, sabato 11, alle ore 17:00 con la prima semifinale, che vede opposto proprio il GSD Porto Torres alla Briantea 84 Cantù. A seguire (ore 19:00), la seconda semifinale, in cui scenderanno in campo il Santa Lucia Roma e l’HS Cimberio Varese. Per entrambe le sfide, si tratta di un remake delle semifinali scudetto disputate un mese fa, in cui hanno prevalso Cantù da una parte e Roma dall’altra.
Domenica mattina, invece, sono previste le due finali: alla 9:30 andranno in campo le due perdenti le semifinali per l’ultimo gradino del podio, mentre alle 11:30 si disputerà la finalissima che attribuirà il trofeo (e che verrà trasmessa in differita, su Rai Sport 1 alle ore 17:30). La favorita numero uno è l’UnipolSai Briantea 84 Cantù, ma il Santa Lucia Roma sarà agguerritissimo e potrà contare sulla spinta del proprio pubblico.
Inoltre, il piazzamento finale di queste due squadre nella Final Four, determinerà il fattore campo della finale Scudetto, in programma a partire dal prossimo 9 maggio. Queste le parole del coach dei turritani Antonello Fadda, alla vigilia dell’impegno romano: “Per quanto riguarda la nostra avversaria, Cantù, devo dire, e non lo dico solo io, che potrebbe essere la favorita per la vittoria della coppa. Come il Santa Lucia, arriva da un filotto di 15 gare vinte, comprese le due semifinali contro di noi. Inoltre, due settimane fa hanno vinto il Preliminary Round di Coppa Campioni giocato a Tolosa, dove hanno battuto anche una delle squadre più forti in Europa, il Fundosa Madrid, finalista lo scorso anno nella stessa competizione. I punti di forza della Briantea sono il nazionale americano Brian Bell e gli inglesi Gaz Choudhry (reduce da una fastidiosa bronchite, ndr) e Ian Sagar, ma schierano anche il miglior prospetto italiano, Filippo Carossino. Insieme formano una batteria di lunghi molto difficile da contenere. Detto questo, è logico che partiamo sfavoriti, ma non andremo a Roma per vedere il Colosseo. Non ci sarà Hussein Haidari, ma andremo per onorare la manifestazione e giocarci le nostre carte. Come si dice, ogni partita fa storia a sé e tutte iniziano dallo 0-0”.
La Briantea 84 Cantù, che quest’anno può contare anche sulla grande esperienza dell’ex Porto Torres Vaidas Stravinskas, ha vinto lo Scudetto negli ultimi due anni e, in questa stagione, vanta un record di 18 gare vinte ed 1 sola persa. Qualificata, come il GSD Porto Torres, alla Final Eight di Champions Cup, è imbattuta dallo scorso 19 ottobre, quando fu sconfitta dal Santa Lucia Roma nella Supercoppa Italiana. E’, inoltre, la squadra con il miglior attacco d’Italia (81 punti segnati a partita), con percentuali del 55.8% da due e 40.4% da tre.
All’attacco scoppiettante, abbinano una solida difesa, la seconda migliore in Italia dopo quella del Santa Lucia Roma, con 40.3 punti subìti a partita. Per quanto riguarda le altre due partecipanti, Roma e Varese, coach Fadda dice che “Roma, oltre ad organizzare la manifestazione in casa, è un team che di queste manifestazioni ne ha giocato a decine.
Ha i gli italiani più esperti: Cavagnini capitano della nazionale, Rossetti e Raourahi, ma anche giocatori come l’argentino Berdun ed il francese Mehiaoui, che portano la squadra di coach Carlo Di Giusto a giocarsi tutte le sue carte per ripetere il bis dello scorso anno, ottenuto proprio in casa della Briantea.
Varese è la sorpresa del campionato di quest’anno, squadra neopromossa dalla A2 che però, per stare al passo delle potenze italiane del basket in carrozzina, come Briantea, Santa Lucia e Porto Torres, ha stravolto il roster andando ad infoltire la batteria dei giocatori stranieri e unendola ad un gruppo di italiani di buon livello. Arriva a questa Final Four di Coppa Italia come una outsider imprevedibile”.